A domanda risposta: come si evolverà il mercato a inchiostro elettronico?

ebook_analyticsEcco il post della serie “A domanda risposta”: oggi vediamo un quesito rivolto via email al nostro blog da un tesista che discuterà la sua tesi in questa sessione estiva.

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« A vostro parere il digital publishing dell’inchiostro elettronico è un mercato destinato a un vincitore con un suo standard tecnologico esclusivo o sarà probabile un mercato condiviso da molti? Quale ruolo assumeranno differenziazione e politiche di “low cost”? »
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Rispondiamo in modo sintetico e consapevoli che le tendenze dell’editoria digitale, e a maggior ragione se legate all’e-ink, sono un campo davvero poco prevedibile.
I grandi del settore dispositivi a inchiostro elettronico in questo momento sono Amazon, Kobo e Tolino. È arrischiato fare previsioni su come evolverà il mercato e su come questi big si spartiranno le percentuali del settore. Ma si può pensare ci sia spazio sia per aziende con standard tecnologici chiusi e proprietari (è il caso di Amazon con i suoi Kindle) sia per altre aziende che invece scelgano formati più generalmente distribuibili e interoperabili. Quindi vediamo un futuro con 3-4 aziende grandi che si scambiano il podio e il successo in base a scelte produttive e di marketing molto agguerrite.
La differenziazione di prodotto farà la differenza, insieme alla capacità di offrire un servizio a tutto tondo sui contenuti, nell’assistenza al cliente, cioè un ecosistema che faccia trovare tutto fruibile e comodo al proprio lettore e lo fidelizzi con idee nuove, con confort nella lettura.
Le politiche di prezzo saranno decisive nel rendere visibile e oggetto di attenzione un dato marchio rispetto agli altri nella grande marea di informazioni e notizie, tra le quali è sempre difficile emergere. Quindi prezzi bassi per i dispositivi di fascia basica, ma prevedendo invece prezzi anche di livello medio-alto per dispositivi con specifiche da intenditori o compatibilità e multifunzioni che sono conoscenza acquisita per il lettore che vive a suo agio con la tecnologia. Il low cost varrà anche per i contenuti: per la loro essenza stessa “immateriale”, molto legata alla Rete e a internet, il lettore medio li percepirà necessariamente come “oggetti digitali” rivestiti di un prezzo minore, sempre in rapporto rispetto a quelli a stampa o a quelli veicolati su supporti di altro genere (cd, dvd).
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