Bookcrossing: viaggio al centro del sapere

È proprio il caso di dire che noi di eBookReaderItalia.com anche quando siamo in viaggio pensiamo al blog e troviamo sempre il modo di recuperare spunti di lavoro e mostrarvi curiosità interessanti. Passeggiando per l’Austria abbiamo trovato questa piccola cabina telefonica il cui uso è stato modificato e che oggi è un punto di bookcrossing.

La cabina telefonica riadattata a biblioteca

La cabina telefonica riadattata a biblioteca

A questo punto vi sfidiamo: avete mai sentito parlare di bookcrossing? Di certo molti staranno annuendo davanti al proprio schermo del pc, tablet o smartphone e pensano: “Ma per chi ci prendi, per dei principianti?”. Alcuni, timidamente, staranno cercando di elaborare il concetto e altri, infine, avranno la faccia a punto interrogativo.
Per fugare qualsiasi dubbio diciamo che il bookcrossing è un fenomeno social che si è sviluppato nell’ultimo decennio grazie all’inventiva di Ron Hornbaker, fondatore di un club gratuito di libri online, nato con l’obiettivo di “rendere il mondo intero una biblioteca“.

Da Wikipedia apprendiamo addirittura che la larghissima diffusione del fenomeno ha fatto sì che il termine bookcrossing meritasse una voce nel Concise Oxford English Dictionary: « bookcrossing: n., the practice of leaving a book in a public place to be picked up and read by others, who then do likewise. »
Lo scopo è quello di far circolare continuamente i libri per diffonderne il sapere, applicando sui diversi volumi un codice, chiamato codice BCID, e lasciandoli nei posti più disparati. Sarà chi troverà successivamente il libro a segnalarne il “ritrovamento” , se vorrà, per seguirne la scia. Diversamente, potrà tenere il libro con sé o “adottarlo” per un periodo indefinito per poi rimetterlo in circolazione.

Il fascino dell’iniziativa risiede non solo nella possibilità di far circolare liberamente il sapere, ma anche nel poter seguire il percorso di un libro, magari a noi caro, che fino a ieri era nelle nostre mani e domani sarà, forse, in un’altra città. Ma di certo la peculiarità più interessante è la possibilità di riuscire a creare una sorta di community con tutti i potenziali futuri possessori dei libri “girovaghi”.
Con il passare del tempo molte delle nostre letture trovano spesso a fatica posto sugli scaffali della nostra libreria, e buttare via un libro è sempre un sacrilegio.
Perché non metterli a disposizione di altri, allora? Magari immaginando che cosa penseranno del “nostro” libro Mr Tizio, Monsieur Caio e il Sig. Sempronio?
Certo, anche la generosità del donare le proprie letture ha dei limiti… forse, sì, sarebbe chiedere troppo lasciare per bookcrossing il nostro super-tecnologico ereader con centinaia di libri al suo interno su di una panchina o dentro la coloratissima cabina austriaca in foto! 🙂

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Un Commento

  1. Iacopo ha detto:

    Fantastica!
    Ne voglio una anch’io!!