È entrata in vigore il 29 agosto con il decreto Concorrenza la modifica all’art. 108 del Codice dei Beni Culturali: ora per legge gli studiosi che consultano in archivi e biblioteche documenti, manoscritti, volumi storici non più coperti da diritto d’autore potranno finalmente scattare libere fotografie, con mezzo proprio (smartphone o apparecchio fotografico), quindi “gratuite” e senza autorizzazione preventiva, come già avviene nei musei secondo l’Art Bonus. Gli scatti possono essere fatti non solo per ragioni strettamente “personali” o “di studio”, ma sarà possibile diffondere e scambiare con qualunque mezzo le fotografie di beni bibliografici e archivistici purché non sia a scopo di lucro.
Si conclude così in ordine alla diffusione del sapere la campagna Fotografie libere per i Beni Culturali (che avevamo anche ospitato in un nostro guest post).
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