Decalogo di un buon sabotatore di ebook

Un buon sabotatore di ebook inizia dalla copertina, non rendendola disponibile al lettore. Ecco spiegata la nostra scelta per illustrare il post: forse l’immagine di copertina conta solo per il cartonato e non ha alcuna funzione per un libro distribuito in file?

Nel progettare un ebook non vorremmo mai essere sabotati. Peraltro sabotatori di ebook lo siamo stati un po’ tutti, almeno una volta nella vita. E’ bastato forse scegliere il formato sbagliato, o fissarsi su un’idea orecchiata a un qualche convegno, ma mai sperimentata di persona. Ma intendiamoci. Il sabotatore di ebook non agisce per malizia o malafede. Più semplicemente sforna suo malgrado ebook disfunzionali alla lettura.

Se un decalogo potesse avere un sottotitolo, dunque, il più calzante per questo sarebbe certo Del come rendere illeggibile (a propria insaputa) un libro digitale.

 

Primo. Lasciate nel file – rigorosamente un pdf di stampa a bassa risoluzione e (udite, udite)  a d d i r i t t u r a  senza “crocini” – tutte le sguardiepagine di guardia dell’edizione cartacea, assicurerete così almeno 3 o 4 pagine del tutto bianche di cui davvero sfugge a ogni ragionevole dubbio l’utilità per un’agevole lettura digitale.

Secondo. Non prevedete giammai un sommario linkato (così il lettore abituato a saltabeccare ai capitoli per lui più interessanti troverà talmente odioso sfogliare un libro digitale di pagina in pagina che tornerà, certo, alla rassicurante carta).

Terzo. Non scrivete nel colophon il nome della software house che ha convertito il vostro libro a stampa in formato ebook: così se il libro digitale è ben fatto i meriti saranno solo e unicamente vostri (che di ebook non ne sapete assolutamente nulla, benché editori).

Quarto. Scrivete ben chiaro nel colophon il nome della software house che ha convertito il vostro libro a stampa in formato ebook: così se il libro digitale è criticabile, il colpevole sarà lo sviluppatore, non certo voi editori (che da sempre sostenevate che il download non era da farsi e che il flop del digitale avrebbe riportato a più miti consigli certi giovanilismi tecnologici e ricondotto i lettori alla carta).

Quinto. Se l’ebook è ricco di note e voi – è chiaro – lo pubblicate in pdf, abbiate cura di porre le note a fondo capitolo, così da renderle assolutamente inconsultabili (sì, voglio proprio vedervi a interrompere la lettura e su un ereader sfogliare pagina per pagina fino a fondo capitolo per poi leggere la nota e a ritroso, sempre pagina per pagina, tornare su al punto in cui leggevate).

Sesto. Nella scelta del fornitore (esterno, per forza, voi non avete alcun know how interno nel campo delle tecnologie, d’altronde fate libri, e i libri si sa: sono di carta), si diceva, nella scelta del fornitore che convertirà i vostri titoli di catalogo in ebook guardatevi bene dallo scegliere qualcuno che abbia anche solo l’idea di sottoporre a test su 4 o 5 ereader diversi il lavoro fatto, per vedere com’è il layout e se si presentano eventuali bug o incompatibilità (date retta qui, i master di prodotto non li “testa” più nessuno, si fa la tiratura direttamente, li si mette in commercio e come la va… la va).

Settimo. Partite sempre da un impaginato cartaceo nel quale si è fatto largo uso di titoli correnti, testatine laterali, poco uso di fogli stile e ancor meno di gerarchie tra le parti: quando convertirete, per esempio, in un mobi o un epub troverete stringhe di testo ovunque mescidate al testo da leggere, e l’ebook sarà inintelleggibile.

Ottavo. Scegliete un font che si riveli del tutto  s b a g l i a t o  e che la più parte degli ereader non riconosca: il vostro font di collana, alla cui scelta avevate dedicato tante riunioni, in lettura sarà sostituito con uno talmente inadatto che farà saltare la crenatura tra i caratteri. Risultato: leggibilità nulla.

Nono. [Fate voi che sapete.]

Decimo. [Fate ancora voi che sapete. Visto che non possiamo dirli tutti noi, almeno un modo per rendere illeggibile un ebook (sempre a propria insaputa, s’intende) potete scriverlo voi, magari nei commenti…]

Conclusione (inconcludente)

Insomma, ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale, ma se vi siete riconosciuti in queste poche parole come sabotatori di ebook a vostra insaputa, ascoltate qui, invece che un ebook progettate una bella App. Così fate contenti tutti, e saremo amici come prima, anche se ora ci scappa un po’ da (e)rider.

 

😉

 

Tags: ,
Trovato questo articolo interessante?
Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi "+1" per suggerire questo risultato nelle ricerche di Google. Diffondere contenuti che trovi interessanti aiuta questo blog a crescere. Grazie!
0 Condivisioni

12 Commenti

  1. livio ha detto:

    Sforna ebook a sua insaputa 🙂

  2. elena asteggiano ha detto:

    livio, azzeccata l’espressione, vero? fai girare il post, chissà che qualcuno non ci si riconosca. :-))

  3. lightingcloud ha detto:

    quando di recente ho acquistato alla bellezza di 1,49€ l’ebook “Candido – L’ingenuo – Zadig – Micromegas” edito dalla newton compton sono rimasto schifato. errori di stampa a tutto andare, parti di libro “ristampate” (nel senso che se sfogliavo da pagina, fai, 48 in avanti tornava alla 27)…
    se devo acquistare ebook ad un prezzo decente pagando così in termini di qualità, preferisco pagarli 5/8€…

  4. pantofola ha detto:

    Inserite in ordine casuale i file che creano i capitoli, in modo tale i capitoli vengano letti nell’ordine sbagliato. Anche meglio se l’ebook in questione è una biografia: sai che spasso leggere della vecchiaia di una persona al secondo capitolo?
    E poi non rispondete al lettore che resta turbato dal problema e vi scrive per avere delucidazioni (questo vale per lo store e per l’editore).
    [ogni riferimento a fatti realmente accaduti è voluto]

  5. Elena Asteggiano ha detto:

    pantofola, adoro quando sapete stare al gioco. 😉
    dai, scrivetene altre.

  6. Ale_9ssandra ha detto:

    ottimo post!

  7. Filippo Aroffo ha detto:

    9) Proteggilo con un DRM proprietario il più limitante possibile

  8. Luke ha detto:

    Dimentcate un punto e virgola ogni tanto nel CSS, così il libro viene visualizzato senza stili o meglio ancora si pianta all’apertura…

    E se proprio non volete rinunciare alla validazione, inserite decine e decine di stili inutilizzati nel CSS, così che nel passaggio da un capitolo all’altro su possa andare a bere un caffé. Al bar. In centro.

    Luke

  9. elena asteggiano ha detto:

    sì filippo nulla può sabotare di più un ebook che un DRM di quelli blindati, anziché proteggere il contenuto lo alienano alla lettura.

    e luke tecnicissimo 😉 grazie per i suggerimenti di un CSS che rende l’ebook inservibile.

  10. Digix ha detto:

    Esprimi le unità di misura dei margini, del padding dell’altezza della linea, della dimensione del font, della larghezza e altezza delle immagini e di tutte gli elementi tipici di un ebook, in modo assoluto (pixel o punti) anzichè relativo (em o valori percentuali) cosicchè ad una minima variazione delle configurazioni del device (schermo, zoom, motore di rendering, formato, ecc.) rispetto a quella su cui avete testato il vostro ebook, il layout verra’ completamente stravolto rendendo quindi illeggibile l’ebook.

  11. Elena Asteggiano ha detto:

    Digix, grazie. Quello che avevo iniziato quasi fosse un gioco (critico e sarcastico, è vero, ma pur sempre un gioco), grazie ai vostri commenti sta diventando una banca di risorse per chi fa ebook (se ci fosse anche solo un editore che voglia appuntarsi tutti i suggerimenti tecnici che state dando).
    Chi ha orecchie per intendere intenda (e gli altri, come si suol dire… in roulotte!).

  12. Alessandro Madeddu ha detto:

    Pubblicare il testo degli ebook senza previo editing, tanto chi legge sull’ebookreader non è un vero intellettuale e non si accorge degli errori di grammatica.