Librai al passo con i tempi: se le librerie si rinnovano vendendo ebook [ #SalTO14 ]

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Foto by @micaelaveronesi

Ecco alcuni scatti fotografici del nostro incontro di sabato 10 maggio al Salone del Libro 2014. Ero a Booktothefuture per parlare di librerie e librai al tempo del digitale con Giorgio Fipaldini e Simone Proserpio (Libreria Open di Milano) e con Giorgio Pignotti ed Eleonora Tassoni (Libreria Rinascita di Ascoli Piceno).

Abbiamo tracciato insieme l’identità del nuovo libraio digitale, che sa dare consigli di lettura, ma non disdegna di usare le tecnologie. La libreria del territorio si è svelata come ambiente nel quale si vive la riscoperta della piazza del paese o della città, come luogo di aggregazione in cui la community può ancora riscoprirsi comunità locale, può sostare; dove dal virtuale si passa a vivere eventi e letture, incontri con gli autori. Il tutto è possibile veicolando la comunicazione anche in Rete attraverso i social media, che captano nuovi lettori tra chi legge su tablet, smartphone ed ereader.

Nonostante le basse percentuali dei dati di lettura in Italia e il calo del 6,2% nelle vendite di libri cartacei l’impressione che si ha vivendo la Rete è che la lettura si sia solo spostata verso nuove forme, verso altri supporti, magari coniugandosi con la scrittura, in forma di blog, nella quotidianità di Facebook, nella sintesi dei 140 caratteri di Twitter, oppure in altre modalità di media sociali.

Il pubblico di "Librai al passo con i tempi".

Il pubblico di “Librai al passo con i tempi”.

Il tutto per dire che il «libraio digitale» è chiamato a intercettare queste nuove forme della lettura e della scrittura, se vuole vivere al passo con i tempi, che di necessità si fanno tempi digitali.

Qui di seguito condividiamo alcune letture comuni che abbiamo curato in vista dell’incontro, potrebbe essere utile a quanti di voi vogliano approfondire il tema, sebbene non tutti gli spunti siano stati poi oggetto di riflessione durante Librai al passo con i tempi.

Ebook in libreria, <//www.ebookreaderitalia.com/ebook-in-libreria/>

2 modi facili per salvare le librerie del territorio, <//www.ebookreaderitalia.com/2-modi-facili-per-salvare-le-librerie-del-territorio/> (all’articolo sono seguiti commenti sul network LinkedIN //tinyurl.com/pd5mllh)

Foto by @shmila

Non abbiamo affrontato nell’incontro l’ambito legislativo che riguarda il libro, cioè quali misure di legge siano state negli anni proposte a promozione e/o tutela della lettura. Vi elenchiamo qui di seguito i riferimenti in materia di diritto d’autore e libri in Italia (dai link che seguono rimangono fuori le riforme scolastiche sul libro di testo, che restano materia a sé stante imponendo trattazione specifica a parte). Il testo di legge da cui prende avvio e al quale riporta gran parte della legislazione in materia libraria è la legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla tutela del diritto d’autore: un Regio Decreto dell’anno 1941, pur con modifiche e aggiornamenti successivi.

In tempi più recenti il percorso del legislatore è stato:

– la legge Levi del 2011 sul prezzo dei libri (vincola al 15% lo sconto massimo sui libri)

– l’art. 9 del DL 145/2013, coordinato con la legge di conversione L. 9/2014, articolo di legge dedicato al credito d’imposta per le librerie su sconti per acquisto libri di lettura da parte di studenti delle scuole Secondarie di secondo grado

– la proposta di legge Giordano per la promozione della lettura.

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6 Comments

  1. La legge Levi, che limita lo sconto possibile sui libri (e che è totalmente disapplicata)è un esempio lampante della lungimiranza della nostra classe politica. Se il promotore fosse una persona seria dovrebbe ritirarsi a vita privata.

    • Angelo, a mio modesto parere in quanto ad inapplicabilità e irrealizzabilità anche l’art. 9 sul credito d’imposta ai librai sfida ogni ragionevolezza.
      Addirittura buoni sconto *vidimati* dalle scuole, consegnati ai librai *aderenti all’iniziativa* per acquisti di libri di lettura (ergo *non* testi di scolastica), presentati poi in sede di dichiarazione redditi.

  2. Ciao a tutti,
    La lettura, i libri, sono sempre stati la mia passione. Se dovessi identificare il lavoro che ho sempre sognato di fare è proprio questo: aprire/gestire una libreria (meglio se tutta mia!). Purtroppo il nostro è un paese in cui, in barba alla sua storia, si legge pochissimo, nn è raro sentirsi rispondere, alla domanda “quando hai letto l’ultimo libro?” qualcosa come “boh, e chi se lo ricorda? ” oppure “almeno un anno!” Ecc.. ecc.. questo ha fatto sì che trovassi tutt’altra occupazione, che mi da di che vivere anche se nn è quello che avrei voluto. Mi interrogo ogni tanto, quando ci penso, su come sarebbe “la mia libreria” e credo che l’articolo e l’evento descritto vadano nella direzione giusta. Grazie e complimenti. Peccato che l’Italia sia…così.

    • Michele, grazie. Pensare che girando i padiglioni del Salone del libro e vedendo tante persone che sfogliano libri ci si illude quasi di vivere in una Italia di lettori forti.
      (Comunque il sogno della tua personale libreria tienilo pronto in un cassetto, magari avrai occasione di realizzarlo.)

      • Grazie Elena,
        Sarebbe bello poter lavorare seguendo le proprie passioni.. purtroppo la vita non è quasi mai a colori e, in tempi di crisi, siamo tutti un po’… “in trincea”, con poco spazio per i propri sogni. Tuttavia il cassetto rimane lì..pronto.
        😉
        Ciao.