Pebble, il 23 gennaio prime spedizioni dell’orologio smart con schermo e-paper

È notizia che arriva dal Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas: il Pebble darà il via alle prime spedizioni ai sottoscrittori/finanziatori del suo progetto a partire dal 23 gennaio.

Non confondetelo con un gadget tecnologico, gli fareste torto: Pebble è uno smartwatch a e-paper, cioè un orologio con schermo a inchiostro elettronico capace di comunicare tramite Bluetooth direttamente con il vostro smartphone sia iOS sia Android.

Pebble diventa così l’emanazione del vostro smart, avvertendovi con una vibrazione al polso di chiamate in arrivo, messaggi, e-mail, notifiche da Facebook e Twitter. Il tutto viene visualizzato sul display in b/n e-paper (144 x 168 pixel). La batteria necessita di una ricarica a settimana.

Il Pebble viene venduto a 150 dollari (per fare un raffronto del tutto improprio, l’attualissimo Swatch Touch è prezzato 110 euro, quindi pressoché equivalente, benché le differenze di funzioni siano abissali e tutte a favore del Pebble).

Sebbene la progettazione del Pebble sia partita dal 2008 da un’idea di Eric Migicovsky (Palo Alto, California), lo smartwatch nasce con le sottoscrizioni su Kickstarter, e proprio su questo sito di raccolta fondi per progetti creativi segna il primo record nel maggio 2012: 85000 pezzi prefinanziati. Il balzo insperato nelle cifre fa cercare subito un produttore, perché le attese vanno soddisfatte, e ora dal CES arriva la notizia che l’orologio è pronto.

Il nome scelto rimanda a minimalismo ed essenzialità – pebble significa «ciottolo», «sasso arrotondato» -, ma a dispetto del nome il design è molto curato (nulla di scabro ed essenziale come la pietra) e personalizzabile non solo nella scelta dei colori, ma soprattutto in quella delle molteplici watchface, cioè dell’aspetto che ha il quadrante visualizzato: attraverso una App si scaricano grafiche dello schermo di tutte le fogge e impostabili in un attimo seguendo il proprio capriccio.

A corredo di Pebble sono promesse App dedicate, e le prime già operative danno idea di che cosa potrebbe diventare.

App per ciclismo e corsa: in allenamento gli sportivi possono usarlo al polso come una sorta di mini computer, si visualizzeranno – sfruttando il GPS dello smart – dati di velocità, distanze, ritmo pedalata o passi.
App controllo musica: è possibile dall’orologio dare comandi per lo smart e riprodurre musica, mettere in pausa o saltare tracce.
App per amanti del golf: sul manto verde del campo da golf si potranno valutare distanze, statistiche e punteggi rifacendosi a FreeCaddie che mappa campi da golf in tutto il mondo.

Agli sviluppatori tutto lo spazio per inventare nuove applicazioni (con il Pebble SDK, gratuito e le cui librerie saranno compatibili per iOS e Androdi) che facciano di Pebble un «orologio da polso intelligente» utile a chi dell’aggiornamento in tempo reale non può più fare a meno.

Non so voi, ma io ho davvero un debole per il Pebble rosso (se qualcuno di voi lettori vuol farmelo g e n t i l m e n t e   trovare sullo zerbino della redazione, non sarò certo io a impedirglielo 😉 ).

Video dello smartwatch Pebble

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