“Timeline TV” di Mauro De Marco [ #EbookIncipit ]

La rubrica #EbookIncipit di eBookReaderItalia.com è un appuntamento con gli ebook autoprodotti, il selfpublishing, e con i libri pubblicati in solo formato digitale. Leggerete qui l’anteprima di ebook distribuiti in proprio oppure attraverso piattaforme selfpub, ma anche progettati da “editori 100per100 digitali” o in collane solo digitali di editori tradizionali. Non parliamo addosso a un autore e ai suoi scritti, invece vi offriamo in lettura l’incipit della sua opera, un’anteprima delle prime tre “cartelle” – come si dice in gergo editoriale – cioè 5400 battute.

In #EbookIncipit è l’autore a mettersi in gioco con i brani d’inizio del suo ebook. Il titolo che vi proponiamo oggi è…

Timeline TV

Cronistoria delle serie televisive 

di Mauro De Marco

[ Dato che l’editore sul suo sito offre l’anteprima in formato epub e mobi dell’Introduzione, noi in questa puntata di #EbookIncipit deroghiamo dalle battute d’inizio e vi diamo in lettura invece l’assaggio di una delle serie cult, come “Dallas”, “Star Trek”, “E.R.”, trattate nel libro. Si tratta della serie TV… Sex and the City ]

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Sex_and_the_City

È il 1998 quando sugli schermi TV americani, dal canale via cavo HBO, irrompe una nuova serie ideata da Darren Star, sceneggiatore già noto grazie a successi televisivi come Beverly Hills 90210 e Melrose Place. La serie trae ispirazione dai romanzi scritti da Candace Bushnell che ebbero successo in tutto il mondo poiché rappresentano un’evoluzione del concetto di romanzo-rosa. Essi, infatti, si rivolgono a un target preciso: donne single che ambiscono a fare carriera. Si crea un nuovo tipo di genere letterario definito con il nome di “Chick lit” a partire dai primi anni del 2000 in quanto, a seguito dei lavori della Bushnell, ne sono seguiti decine di altri simili, alcuni dei quali davvero di successo, tanto da aver ispirato non pochi tentativi cinematografici. Citiamo, ad esempio, Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding o I Love Shopping di Sophie Kinsella, fino ad arrivare al racconto da Oscar Il diavolo veste Prada di Lauren Weisberger.

Va rilevato che il libro della Bushnell è tratto a sua volta da una rubrica di successo che la stessa scrittrice, giornalista ed esperta di costume, ha tenuto per molto tempo sul periodico settimanale New York Observer: la prima stagione della serie TV è infatti basata su una selezione di articoli che la scrittrice aveva pubblicato. L’espediente utilizzato è quello di una giornalista-scrittrice di nome Carrie Bradshaw (alter-ego della Bushnell) che ottiene una rubrica su un prestigioso settimanale e attraverso il quale comincia un’inchiesta sui comportamenti e le abitudini sessuali delle donne. Carrie si pone la “domanda delle domande”: il sesso senza amore è lecito anche per le donne?

Durante una serie di interviste ad avventori occasionali, si dipana in maniera sempre più coinvolgente la vicenda della giornalista e delle sue amiche: l’avvocatessa Miranda Hobbes, la gallerista Charlotte York e la titolare di un’agenzia di public relations Samantha Jones, le quali sono sottoposte anch’esse all’interrogativo. Per tutta la prima stagione (quella direttamente ispirata alla rubrica della Bushnell), e parte della seconda, ogni puntata è introdotta da un interrogativo che Carrie espone alle sue lettrici e, indirettamente, alle telespettatrici. Per esempio l’origine del bisogno di essere salvata che alberga in ogni donna, la sincerità di una possibile amicizia tra ex, il dubbio che i single fingano di essere felici, se una relazione può generare autostima significa che in realtà non bastiamo a noi stessi, la prerogativa tutta femminile di volere cambiare gli uomini…

Le tre amiche, piuttosto che limitarsi a rispondere, producono “fatti”, in quanto sono tutte single incallite e vogliose di godersi la vita in un’incantevole New York che, in questa serie, viene fotografata come la quinta protagonista – con i suoi viali, i suoi grattacieli, le sue mostre, i suoi ristoranti – e non a caso la sua essenza viene riportata nel titolo della serie. Una città stupenda, la cui spensieratezza è offuscata anche dai tragici effetti dell’11 settembre 2001 che capitano nel mezzo della narrazione della serie e che, giustamente, la produzione ha voluto includere nel racconto.

La ventata di novità portata da Sex and the City riguarda il linguaggio e soprattutto l’approccio. Mai, prima d’ora, era stata creata una serie per il grande pubblico con l’intento di togliere il velo d’ipocrisia che circonda la figura femminile, la quale viene sempre rappresentata con ruoli stereotipati. Il nuovo millennio si stava avvicinando ed era giunto il momento di proporre un aspetto della figura femminile più vicino alla realtà: anche le donne sono interessate al sesso e ne parlano senza remore, con molta ironia, esattamente come fanno gli uomini tra loro, da sempre.

Chiaramente Darren Star non poteva trovare alloggiamento migliore della HBO, un canale via cavo in cerca di affermazione che, a differenza delle reti televisive tradizionali propense a produrre spettacoli dal tono rassicurante, andava alla ricerca di prodotti innovativi per aumentare il numero di abbonati, e Sex and the City faceva al caso suo. Infatti, questa serie è stata un successo sin dai suoi esordi e, grazie alla scia di polemiche che si è portata appresso, ha permesso al canale una visibilità e un numero di abbonati tali da poter prosperare e proporre prodotti coraggiosi che hanno scritto pagine importanti per la serialità televisiva americana e mondiale, come in ultimo la serie de I Soprano. Le disavventure sentimentali di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda sono, sin dall’inizio, un successo di pubblico e di critica e, oltre a collezionare svariate decine di nomination, portano a casa sette Emmy Awards e otto Golden Globe.

La serie ha la classica struttura narrativa a episodi chiusi, nei quali la vicenda si apre e si chiude in un singolo episodio. Espediente utile a fare avvicinare spettatori “in corsa” per i quali non è necessario fornire spiegazioni puntuali delle vicende passate, anche se è presente una sotto-trama che unisce gli episodi. Questa sub-plot, una sorta di filo rosso riguardante eventi riferibili al passato delle protagoniste, diventa trama principale di un determinato episodio, per poi tornare a essere argomento laterale negli episodi successivi. La parabola di Carrie e Mr Big è il filo rosso che tiene uniti gli episodi per esempio, ma non sempre questo è l’argomento centrale di ogni puntata […].

 

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  • Autore: Mauro De Marco
  • Bio: Mauro De Marco, classe 1971, è appassionato di mass media e lavora in radio e tv. Con Area51 Publishing ha pubblicato Totally Lost.
  • Anno pubblicazione: 2014
  • Lingua:  italiano
  • Categorie: saggistica, varia, storia della TV
  • Pubblicato con: Area51 Publishing
  • Formati ebook disponibili: epub; mobi; formato Kindle; pdf
  • Dimensione file:  425 KB
  • Lunghezza:  327 pagine (previste)
  • Protezione: no Drm
  • File/Record aggiornato il: agosto 2014
  • ISBN: 9788865744772
  • Prezzo: € 3,74 / 4,99

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Link formato Kindle su Amazon.it

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2 Commenti

  1. gino ha detto:

    Appare un libro che offre un interessante spaccato su realtà che possono interessarci, perché anticipatorie o rappresentanti modi di essere.
    Certo che per uno come me abituato a romanzi di autori tipo Steinbeck, per parlare di americani, veder rappresentato come cultura attuale le serie televisive non rassicura su quanto leggeremo nel futuro prossimo.
    Ma tant’è; se uno scorre i titoli dei romanzi vede che candidato al Nobel hanno proposto Murakami…

    • Elena Asteggiano ha detto:

      sì, gino, la tv in Italia ha svolto un ruolo – volenti o nolenti – determinante per i costumi e la società, quindi anche se spesso non è per alcuni cultura “alta” non la si può ignorare e, anzi, è bene studiarne la storia.