A proposito degli ebook di Kazuo Ishiguro e ai dati Istat sulla diffusione ebook


Ricorderete che ad assegnazione avvenuta a Kazuo Ishiguro del Premio Nobel per la Letteratura 2017, segnalammo che in Italia non era disponibile in ebook neppure uno dei suoi testi. (Per info al fondo del nostro post aggiorniamo tutto l’elenco dei libri ed ebook disponibili dello scrittore.)

Non solo questo “caso Ishiguro in Italia” ma i dati Istat sulla lettura relativi al 2016 ribadiscono, se ancora ce ne fosse la necessità, la poca attenzione che mediamente gli editori italiani riservano agli ebook. Infatti i dati misurano che soltanto «il 35,8% delle opere pubblicate a stampa in Italia, ossia circa 22 mila titoli, è stato proposto al pubblico anche sotto forma di e-book». Significa che appena un terzo dei libri è reso in versione digitale, mentre dei due terzi dei titoli che escono non troverete mai l’ebook.

Solo un terzo dei libri pubblicati è distribuito anche in ebook

È qualcosa che ha dell’incredibile, se si pensa che tutta la produzione del libro è già in digitale, dal desk top publishing a quando il file arriva in stamperia. In questo flusso produttivo il libro si potrebbe quasi definire una “anomalia”, un ritorno all’analogico, all’ “oggetto” fisico in mezzo a tanto “immateriale”. L’uscita in ebook da una filiera già tutta in digitale sembrerebbe la cosa più naturale da aspettarsi. Invece sarà ebook solo 1/3 dei libri stampati. E, attenzione, quando parliamo di ebook non stiamo parlando di libri interattivi o aumentati, multimediali con video e audio, perché i libri digitali offerti (sempre mediamente) nel mercato italiano sono, come conferma Istat, «semplici trasposizioni su supporto digitale dello stesso testo stampato su carta».

Senza visione non c’è strategia

Manca dunque una visione editoriale ma anche di puro marketing; si ignorano assunti ormai confermati dal business dei colossi che operano online. Della coda lunga del mercato parlavamo nel 2013 su questo blog, in un articolo di Riccardo Gagliano: La coda lunga alla portata di tutti (gli editori).

Ma torniamo al “caso Ishiguro in Italia” e ai suoi ebook non disponibili nei giorni del Nobel: lo scrittore inglese di origini giapponesi, famoso anche grazie alla trasposizione cinematografica di Quel che resta del giorno, doveva aspettare che l’editore italiano (Einaudi, Gruppo Mondadori) corresse ai ripari. Nel giro di 2-3 settimane le versioni digitali erano già in vendita sui maggiori store, il che la dice lunga sul fatto che fosse possibile diffondere in ebook Ishiguro ma mancasse una visione editoriale per farlo. Solo un Nobel convince. Su alcune delle copertine online è quindi spuntata la fascetta che strilla l’assegnazione del Premio Nobel e così abbiamo avuto in ebook anche alcuni testi non disponibili in cartaceo, e che neppure ora forse saranno mandati in ristampa.

Caso chiuso, quindi, e per correttezza di informazione volevamo dirvelo. Ecco allora che proponiamo qui per il lettore italiano tutti i titoli ad oggi disponibili di Kazuo Ishiguro comprensivi della versione digitale.

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Il gigante sepolto, trad. it. di S. Basso (ebook ePub o ebook Kindle)

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Non lasciarmi, trad. it. di P. Novarese (ebook ePub o ebook Kindle)

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Quando eravamo orfani (ebook ePub o ebook Kindle)

copertina_quando_eravamo_orfani in versione a stampa su Ibs, ma reperibile anche in copia usato

 

 

 

 

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Gli inconsolabili, trad. it. di G. Bona (ebook ePub o ebook Kindle)

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Quel che resta del giorno, trad. it. di M. A. Saracino (ebook ePub o ebook Kindle)

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Un artista del mondo fluttuante (ebook ePub o ebook Kindle)

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Un pallido orizzonte di colline, trad. it. di G. Bona (ebook ePub o ebook Kindle)

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Un Commento

  1. Il blog ha detto:

    Per cronaca Einaudi editore ha risposto via canale Twitter che gli ebook non erano usciti perché come casa editrice non avevano i diritti per la pubblicazione digitale.
    Ne prendiamo atto.

    Ci pare però che faccia appunto parte di una visione editoriale firmare contratti con gli autori sia per la carta sia per il digitale. Se non lo si fa, si manca di visione. Per gli editori la contrattualistica dovrebbe essere a tutto tondo ormai da un decennio.