Consigli di saggistica: ‘Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne. Dati alla mano’

L'immagine riporta un brano del libro Il saggio Invisibili di Caroline Criado Perez è stato definito dal Financial Times «Un libro che tutti i maschi dovrebbero leggere».

Il testo, illustrando esempi e dati, mette sotto gli occhi di tutti l’incrollabile propensione culturale al maschile che permea le nostre società. Racconta quali gravi danni comporti non prendere in considerazione metà del genere umano: le donne. Le pianificazioni urbanistiche o gli studi di mobilità del traffico che non tengono presente le differenze di trasporto tra uomini e donne, per esempio, si traducono in costi sociali e in perdita di ore lavorate. La mancanza di dati di genere in campo medico causa problemi di diagnosi e cura per le pazienti donne.

Invisibili (Einaudi) in libro (472 p.), ebook Kindle ed ebook epub

Anche il nostro linguaggio di tutti i giorni rivela nell’uso del maschile generico quanto questa cultura sia da cambiare. Porre il femminile in una “riserva indiana”, tacciare di femminismo qualsiasi giusta osservazione per la parità di genere non è un pensiero evoluto.

La questione femminile è una questione che riguarda gli uomini. Perché le donne già la vivono, sulla loro pelle. E il cambio culturale va ricercato nell’educazione e quindi anche come prima istanza nei libri scolastici:

«La disuguaglianza di genere è anche nei testi scolastici: trent’anni di studi sui manuali di lingua e grammatica in uso nelle scuole di molti Paesi tra cui Germania, Stati Uniti, Australia e Spagna hanno dimostrato che nelle frasi di esempio la presenza maschile è dominante, con una proporzione di tre a uno rispetto a quella femminile. Da un’analisi di diciotto manuali di storia pubblicati tra il 1960 e il 1990 e ampiamente diffusi nei licei degli Stati Uniti risulta invece che il rapporto donne/uomini nelle immagini identificate da una didascalia è di diciotto a cento, e che solo il nove per cento dei nomi citati negli indici analitici appartiene a donne; il dato è rimasto inalterato anche nell’edizione 2002 di uno dei libri di testo utilizzati per la ricerca. Piú di recente, un’indagine del 2017 su dieci manuali introduttivi per studenti di scienze politiche ha accertato che le pagine di ciascun testo in cui si faceva riferimento a donne erano mediamente il 10,8 per cento del totale, con percentuali che in alcuni casi non superavano il 5,3. Livelli analoghi di propensione al maschile sono stati rilevati dalle analisi dei libri di testo adottati in Armenia, Malawi, Pakistan, Taiwan, Sudafrica e Russia.»

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