Ereader ed ebook: la parola a voi lettori


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Di esperti che danno l’ebook per morto ce ne sono da anni a profusione. Ora sarebbe invece interessante sapere da te che leggi ebook quali problemi incontri come lettore digitale e quali soluzioni trovi in rete o vorresti su questo blog.

Ci dai una mano in questo gioco? Rispondi pure alle domande nei commenti oppure inviandoci una email:

Raccontaci la tua giornata di lettore e parlaci delle tue scelte di lettura.

– Come hai scelto il tuo ereader?

– Quanto sei stato disposto a pagare per comprare un ebook reader?

– Trovare gli ebook di tuo interesse è un problema?

– Come ordini gli ebook?

Insomma, dicci com’è la tua giornata di lettore digitale, i problemi che incontri con ereader ed ebook, i tetti di spesa e quali risposte vorresti dal nostro blog.
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Scegli online le tue letture su

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18 Commenti

  1. Valerio ha detto:

    Il mio primo ereader fu il Kindle con la tastiera fisica, un piccolo capolavoro.

    Ho comprato sempre i Kindle di fascia alta, l’ultimo è l’Oasis, e sarei disposto a prendere il modello 4G.

    Normalmente,no. Amazon ha un signor catalogo. Semmai è irritante non trovare fin troppo spesso libri nati italiani in edizione SOLO cartacea. C’è un’irritante ritrosia degli editori ad adeguarsi alle nuove tecnologie

    Ordino gli ebook normalmente via PC, ma mi è capitato di usare il Kindle per scaricarli direttamenre sul reader

    Quanto alla mia giornata-tipo, sono un impiegato-pendolare, e uso letteralmente ogni minuto libero per dedicarmi alla lettura, quindi: viaggio, pausa-pranzo, e se mi capita il bus, alla fermata del bus, alle code in posta, alla coda dal medico…ecc.

    • Valerio ha detto:

      Chiedo scusa, intendevo dire nella mia risposta che è irritante trovare fin troppo spesso libri solo italiani in edizione SOLO cartacea.

      • Elena Asteggiano ha detto:

        Grazie, Valerio per le tue risposte. Ed è assolutamente vero che gli editori fanno di tutto per non uscire con l’eBook del titolo cartaceo. Dato Istat: solo il 38% dei titoli a stampa esce in versione ebook.

        • Marco Zanette ha detto:

          Immagino tra l’altro che la composizione del testo di un libro cartaceo abbia oggi un’origine digitale, quindi il rilascio dell’ebook potrebbe quasi essere a costo zero…

          • Elena Asteggiano ha detto:

            Marco, ciao, il processo sì è tutto digitale e l’uscita in ebook ha costi bassi rispetto al cartaceo, ma non parlerei di costo zero (sai, tutta questa non riuscita digitalizzazione porta a rapporti di presenza 1:5 tra editoriali e digital: vuol dire che per ogni redattore in redazione si contano invece 5 digital. E però poi gli ebook manco ci vengono fatti. Per dire i paradossi.

  2. Andrea ha detto:

    Il mio primo (e attuale) ereader è stato il Kobo Aura HD, all’epoca il top di gamma.
    E non ho nessuna intezione di chiudermi in un ambiente chiuso, per quanto ovattato, come il Kindle o simili, per me esiste solo il formato epub.
    Per quanto riguarda la ricerca degli ebook purtroppo è ancora problematica.
    I best-seller attuali si trovano, se cerchi i classici, sopratutto italiani sono dolori, anche se la situazione piano piano migliora.
    Tanto per fare un esempio Levi e Lampedusa sono in catalogo elettronico da poco (e per aggiungere il ridicolo all’assurdo Levi si trovava in spagnolo ma non in italiano), Bachelli sta apparendo adesso e manca ancora il suo capolavoro “Non ti chiamerò più padre”, Marotta è ancora latitante.
    Per i piccoli editori mi capita ancora come lamentato anche da Valerio di trovare solo il cartaceo.
    Ma quello che mi irrita più di tutto è il prezzo che sta inesorabilmente salendo, troppo, capita di trovare il cartaceo a meno dell’elettronico, assurdo.
    Ma i costi della carta, della distribuzione, dei resi? Gli editori italiani si stanno dimostrando come al solito avidi e miopi.
    Per quanto riguarda gli acquisti compro da PC sui siti, scarico e tolgo il DRM, sul Kobo non ho mai accesso il Wi-Fi.
    Tanto per chiarire, tolgo il DRM ma non faccio pirateria, i libri li leggo io e li conservo per me. Spesso e volentieri li edito per correggere gli errori, tanti e per sistemare i meta-data per me molto importanti ma gestiti, in generale, malissimo. Per l’editing uso Sigil, per la gestione della mia libreria Calibre, se non ci fosse sarei costretto ad inventarlo!
    Anche sulla gestione degli errori mi piacerebbe che gli editori si dessero una svegliata, primo inserirne meno, secondo permettere ai lettori di segnalare agevolmente eventuali errori residui, terzo distribuire automaticamente gli agiornamenti a tutti quelli che hanno comprato il libro. Mi pare che Amazon e il Kindle tecnicamente lo permettano ma non mi risulta sia mai successo. Se a qualcuno è mai accaduto che un libro si sia automaticamente aggiornato per correggere degli errori sarei curioso di saperlo.

    • Elena Asteggiano ha detto:

      Andrea, grazie molte per le tue considerazioni. Le edizioni ebook non di rado hai ragione che mostrano più refusi del sopportabile. Soprattutto se si tratta di titoli classici per cui si è ripartiti dalla scansione dal cartaceo, perché non si poteva più riprendere gli impianti di stampa per digitalizzare. Ma anche contemporanei hanno parecchi errori, perché il passaggio del correttore di bozze di fatto l’editoria lo ha tagliato (e si vede).
      Tecnicamente potrebbero riaggiornare la versione ebook con quella corretta, ma non mi risulta lo facciano.
      La ristampa di carta la fanno, magari più corretta, ma non così per l’ebook: paradossalmente resta meno aggiornato.
      Solo Quintadicopertina aveva qualche titolo, se non sbaglio di inchiesta giornalistica, che si aggiornava man mano che accadevano fatti o alcuni dati cambiavano.

  3. Alberto ha detto:

    Il mio primo e-reader fu il Biblet, che mi fu regalato nel 2012. Fino ad allora ero uno di quelli che “Leggere su schermo? Ma figurati, chissà come stanca gli occhi”. Pur essendo già allora un modello obsoleto, l’ho usato per leggere svariati libri e ho potuto apprezzare la comodità di portare con sé tutti i libri che si vogliono.
    Poi nel 2014 ho acquistato il Kobo Glo (1^ generazione), che ho adorato per lo schermo illuminato e tutte le caratteristiche che sono il punto di forza di Kobo: estrema libertà di personalizzazione del testo, interfaccia utente intuitiva, supporto al formato .epub.
    Nel 2017 ho fatto un ulteriore salto evolutivo con Kobo Aura One, spinto dal formato più grande e dalla illuminazione Comfort Light Pro.
    Trovo che sia veramente il lettore perfetto, e ormai non riuscirei più a tornare indietro al formato 6 pollici.
    Lo schermo da 7,8” permette di immergersi nella immergersi nella lettura perdendosi letteralmente nelle pagine.
    Si riesce anche a leggere agevolmente i fumetti, e la luce “calda” di sera è davvero riposante.
    Penso sia uno dei migliori acquisti che abbia mai fatto, nonostante il costo elevato, anche perché ho ormai ampiamente ammortizzato con gli e-book acquistati al posto dei libri cartacei.
    Per gli acquisti mi sono sempre rivolto a BookRepublic, poi dall’anno scorso mi sono iscritto anche a IBS per avere accesso agli e-book in inglese (purtroppo con un catalogo ancora limitato!)
    Concordo con chi scrive che purtroppo non tutti i titoli usciti in cartaceo sono disponibili in e-book, come dovrebbe essere normale.
    Concludo dicendo che, avendo la fortuna (non sono ironico) di fare il pendolare con i mezzi pubblici, grazie all’e-reader leggo molto più che in passato e posso farlo quando, quanto e come voglio.
    Portarmi dietro un dispositivo di 180 g anziché chili di libri è impagabile: come avrei fatto altrimenti a leggere Il conte di Montecristo oppure L’ombra dello scorpione in treno? 🙂

    • Elena Asteggiano ha detto:

      Alberto, grazie.
      Sentire parlare di Biblet fa un certo effetto per noi che seguiamo il settore dall’inizio (ricordo quando avevano un ebookstore con lo stesso nome).
      Verissimo che gli ereader per leggere negli spostamenti sono davvero comodi. E certi tomi non si potrebbero portare su e giù.

      • Alberto ha detto:

        Ciao Elena,

        eh sì il Biblet era davvero antidiluviano se lo confrontiamo con i dispositivi oggi sul mercato. Però senza quell’e-reader estremamente semplice forse non avrei mai iniziato a leggere in digitale.
        Per fortuna vedo ancora un discreto numero di lettori, “tradizionali” e “digitali”, su treni e metropolitane. In mezzo a frotte di “smombi” inebetiti dai social, è una bella consolazione 😀

  4. Francesco D'Ambrosio ha detto:

    Deluso. Profondamente pentito di aver ceduto e aver acquistato un kobo aura h2 seconda generazione. Il confronto con il tablet e lo smartphone è di moltissimo a favore di questi devices. Velocità,condivisione,interazioni, colori sono insuperabili per un dispositivo nato SOLO per leggere e che invece è antidiluviano . Dopo 3 giorni dalla acquisto sto meditando di rivenderlo.

    • eBookReaderItalia ha detto:

      Francesco, ma se non ti soddisfa hai 15 giorni per fare il reso e recuperare la cifra interamente rimborsata. Ti consigliamo di fare così, se hai ancora l’imballo integro e tutto a posto.
      Nel rivenderlo ci perderesti, mentre il reso è possibile se lo hai comperato online.

  5. Automaticjack ha detto:

    Rimango affezionato al mio primo ereader un KPW 2 modificato per leggervi qualsiasi formato e che continua a darmi soddisfazioni nonostante gli anni che passano e i noti difetti di illuminazione.
    Il formato 6 pollici è perfetto per essere portato in giro senza problemi di sorta mentre per casa mi piacerebbe prendere un lettore con schermo da 8 pollici.
    Ultimamente ho però rivalutato l’ancora più vecchio K4 (dono di certi amici…) per la grande comodità dei tasti fisici di scorrimento pagine che ho iniziato persino a preferire al touch.
    Leggo di tutto, dappertutto e a qualsiasi ora da quando ho scoperto il formato elettronico, macinando quantità di libri prima impensabili per i miei ritmi. Ho appena finito l’intera saga di Aubrey e Maturin di O’Brian iniziata a giugno scorso (20 libri!).
    La scelta di Amazon si è rivelata vincente per l’altissimo numero di volumi presenti e le continue offerte ma se non lo avessi modificato, lo avrei trovato obiettivamente troppo limitante soprattutto per il formato pdf.
    È un peccato che non venga pubblicizzata e supportata adeguatamente questa modalità di lettura poiché in tanti continuano a restare diffidenti; negli anni ho convinto colleghi docenti ad acquistare un ereader solo dopo averglielo fatto provare per alcune ore o qualche giorno per poi sentirmi dire “ma non c’è differenza con la carta (odore a parte…)”; alla fine ne acquistano uno anche loro che affiancano al cartaceo ma che nel quotidiano li ha svincolati dai noti limiti per cui ora acquistano e leggono un numero doppio o persino triplo di libri senza doversi preoccupare dello spazio a casa, inclusi testi che esulano dalle loro preferenze e ai quali precedentemente non si sarebbero interessati (se devo spendere certe cifre e perdere spazio vitale a casa lo faccio per qualcosa che so rientrare nei miei gusti ed evito di sperimentare).
    Ovviamente sono dispositivi che sono e restano destinati solo a lettori incalliti di libri, aspettarsi altro non ha senso ma farsi pagare un occhio della testa per un kobo da 8 pollici che ha un hardware surclassato da qualsiasi tablet da 60 euro è qualcosa che non capirò mai.

    • Elena Asteggiano ha detto:

      Automaticjack, grazie della tua esperienza. Certi amici che regalano un K4 non sono da perdere 😉
      Anche secondo noi i lettori del cartaceo se provano un ereader riescono poi ad alternare nella lettura i due formati.

  6. Marco Zanette ha detto:

    Il mio ebook reader sta compiendo 10 anni!! E’ un mitico Onyx Boox 60, 6 pollici, che legge ogni genere di formato (questo qui-> http://www.ebook-reader.it/onyx-international-inc/onyx-boox-60/). Risente del tempo solo nella durata della batteria, che ormai è limitata ad alcuni giorni. Può montare una SD da 32GB, quindi a quei tempi era già un signor reader (tra l’altro, aveva di serie una bellissima custodia marrone che non si è praticamente usurata nel tempo). Ovviamente non ha retroilluminazione (a quei tempi non esisteva). Quando uscì costava attorno ai 300 euro, io lo comprai usato a 120: ora ha un grandissimo valore affettivo, ma resiste alla obsolescenza programmata e fa ancora il suo sporco lavoro. In questi giorni, vista l’offerta interessante, sto pensando di affiancargli un Kobo Clara HD, ma non vorrei mi si offendesse: in fondo, mi è sempre stato fedele! 🙂

    • Elena Asteggiano ha detto:

      Ma sai che il primo 60 forse me lo avevi fatto proprio vedere tu, se ricordo bene?
      (Compralo il Kobo, più che altro per la luce che è comoda, ma occhio che poi il 60 lo userai di rado.)

      • Marco Zanette ha detto:

        Si, ricordo, quando ci siamo conosciuti me l’ero portato dietro…:-) Per ora il Clara aspetterà, sono in una fase di prevalenza del libro fisico, al prossimo ciclo ebook riprendo in considerazione l’idea. (HO visto che è bellissimo!)