Quando il libro si allea con l’ebook

Due notizie, rimbalzate negli scorsi giorni su tutti i giornali e sui siti che si occupano di libri e di digitale, ci fanno per un attimo illudere che l’augurio con cui avevamo aperto quest’anno si stia in parte avverando: i libri si alleano con gli ebook.

Ma veniamo alle due notizie.

La prima è che IBS.it – la libreria on line di Giunti & Messaggerie (c’est à dire GeMS, Gruppo editoriale Mauri Spagnol) – ha aperto 9 librerie nelle città di Bergamo, Bologna, Ferrara, Firenze, Lecco, Mantova, Novara, Padova e Roma.

È stato possibile grazie alla fusione con la catena Melbookstore, che permette al marchio Internet Bookshop Italia di scendere sul territorio e sanare la distanza tra distribuzione fisica e distribuzione digitale.

La novità sta tutta nel fatto, appunto, che il negozio che dal 1998 in Italia rappresentava l’ecommerce del libro (s’intende, prima dell’arrivo di Amazon) abbia deciso di calarsi sul territorio: scommette sull’offerta “a 360 gradi” che porta al consumatore i libri accanto ai video e a fianco degli ereader LeggoIBS, insieme a cd musicali, dvd e games. E in un momento nel quale altre catene di mediastore si ritraggono invece dall’Italia (vedasi l’esempio di Fnac).

La seconda notizia riguarda un’altra alleanza tra carta e digitale: Mondadori ha dato annuncio di una partnership con Kobo, società fondata nel 2009 dalla Rakuten di Tokyo ma con sede in Canada, a Toronto, che opera nel campo degli ebook reader. Il tandem Mondadori/Kobo promette per l’autunno la presenza dell’ereader Kobo Touch nei multicenter Mondadori e in altri negozi del marchio al prezzo di 99 euro, e a completare l’alleanza i titoli del Gruppo di Segrate saranno distribuiti attraverso la piattaforma Kobo.

Mondadori sposa un ereader a inchiostro elettronico e ne adotta la piattaforma per moltiplicare la possibilità di vendita dei suoi titoli.

Due notizie, due esempi, che a breve l’ebook lo trovate in libreria; sì, l’ebook, non solamente il libro e neppure il solo ereader.

Insomma, i lettori sono preparati, ora vanno formati i librai.

 

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11 Commenti

  1. Gino ha detto:

    Non credo che comprerò mai un kindle per l’esclusività, benvenga IBS o Mondadori se sforneranno lettori evoluti.
    E’ incomprensibile la stoltezza generale sia nei prezzi che nei formati sull’hardware.
    un lettore oltre i nove pollici libero nei formati (pearl) è una chimera.
    Volevo comprarmi l’Ipad ma mi frena la mancanza di slot di espansione.

    • stefano ha detto:

      senza offesa, ma mi sa che hai fatto su un bel minestrone di concetti.

      – il kindle non è meno evoluto del lettore di IBS, anzi, è più recente.
      – mondadori non sfornerà mai un suo lettore ma venderà il Kobo, lettore gia in commercio in america gia da un anno.
      – i prezzi dei lettori, rispetto ad un anno e mezzo fa, si sono abbassati di parecchio. si andava dai 150€ ai 250€, adesso è gia tanto se si arriva a 150€.
      – cosa intendi per formati dell’hardware? i formati degli ebook o l’hardware dei lettori?
      -prima parli di un lettore da 9″ dicendo che è una chimera (quando IBS lo vende a 199€) e poi di ipad che non c’entra assolutamente niente.

      ps: se vuoi un “ipad” con lo slot di espansione, il mercato ne è pieno, samsung in primis.

      • Patrizio ha detto:

        Aggiungo pure che l’espansione lascia il tempo che trova, almeno se parliamo di ebook. Un iPad da 64 Gb ne archivia di cose, eccome! Film, musica e applicazioni. Senza contareche con i servizi cloud di oggi, la memoria fisica conta ben poco oramai.
        Ad ogni modo, sì, parlare di ebook reader e di tablet mettendoli sullo stesso piano non ha senso. Sono cose ben distinte che si trovano a condividere un aspetto comune: la lettura. Il tablet è pensato per altro. La lettura di libri è un valore aggiunto semmai.
        I prezzi sono finalmente scesi e Amazon ha dato un bello scossone. I discorsi sulla chiusura del sistema sono relativi, visti i software che manipolano e convertono i vari file. Senza contare che è proprio grazie alla chiusura che si hanno prezzi bassissimi per i lettori. Le grandi catene hanno più o meno tutte il ‘proprio’ lettore e si aspettano di fare profitti dai singoli acquisti presso di loro. Tutto non si può avere.
        Quanto agli ebook in libreria, trovo che sia un bel passo avanti. Alcuni editori danno la possibilità di scaricare gratis la versione elettronica del libro cartaceo acquistato. La trovo un’iniziativa lodevole per avvicinare gli utenti all’ebook, senza rinunciare al cartaceo. Una cosa non esclude l’altra e può essere utilissimo sdoganare il formato elettronico in questo modo. Si può leggere il libro comodamente seduti sulla poltrona di casa e allo stesso tempo proseguire la lettura su un dispositivo elettronico quando si è in giro. Tutto quanto avvicini al mondo degli ebook è ben accetto, specie ora che il mercato sta livellando i prezzi dei device di lettura. Le differenze di prezzo sono spesso giustificate da prestazioni aggiuntive del tutto marginali, a mio avviso. Non vedo la necessità di pagare tanto di più per scaricare un libro in 3G o Wi-Fi, nemmeno fosse un’impellenza vitale, da espletare al momento, ovunque ci si trovi. Si può tranquillamente fare tutto comodamente seduti al PC e caricare i file tramite un cavo, a volte dopo le dovute conversioni del caso. Forse è questa continua aggiunta di funzioni extra che confonde i neofiti, che cercano prestazioni da tablet in un semplice ereader. Foddi un produttore, focalizzarei la ricerca su un sempre miglior contrasto, una migliore velocità di refresh e una piena compatibilità di formati.

  2. Patrizio ha detto:

    L’ultima frase era “fossi” un produttore… Chiedo venia per il refuso!

  3. Elena Asteggiano ha detto:

    Patrizio sono d’accordo sulle priorità che indichi tu per i produttori: puntare sul contrasto del display, sul processore e quindi velocità cambio pagina, su formati compatibili, e poi se posso aggiungere un buon vocabolario di default, uno schermo HD (chi ha visto l’iriver sa di cosa parlo) e investire sulla ricerca per lo schermo a colori (quella sarà la tappa che farà di nuovo aumentare i prezzi).

  4. Gino ha detto:

    Il mio orientamento attuale è per l’IBS da 9 pollici.
    Comunque io penso questo:
    1) Ipad non è Samsung, è Apple con display Retina che è una meraviglia, anche il Samsung per quanto ne so è senza espansione
    32 giga sono il minimo per un Ipad, 16 sono sconsigliati
    2) pearl 9 pollici non esistono in Italia
    3) i device attuali Sony in testa sono cari e se vogliamo come dice Elena sono privi tutti delle caratteristiche che lei indica
    4)tablet e lettori sono cose distinte(?) io non lo credo, se non per le prestazioni e s in condizioni estreme di lettura tipo studio universitario dove il numero di ore/lettura potrebbe fare la differenza, ed è tutto da dimostrare.
    Faccio presente che a livello universitario esistono anche video lezioni…
    Colore, glow light, tutto converge.
    O forse come sempre è una questione di punti di vista…

    • stefano ha detto:

      è sicuramente una questione di punti di vista ed è proprio quello il bello di poterli scrivere e confrontarsi con altre persone :).

      il tablet samsung è espandibile anche se aveva fatto un modello non espandibile.
      purtroppo per i 9 pollici non ci sono con schermi di tipo pearl, solo (mi pare) il kindle da 9″ lo abbia ma a quel prezzo è assolutamente fuori mercato.

      se i tablet e gli e-ink sono due cose distinte? certamente. l’e-ink da il massimo quando si è alla luce del sole ma leggere su un dispositivo che pesa appena 200 grammi non ha eguali.
      il futuro degli e-reader sono sicuramente gli e-ink ma, purtroppo, essendo gli e-reader degli strumenti di nicchia l’avanzamento tecnologico procede più lentamente rispetto ai tablet.

      hai preso come esempio il lettore della sony che, pur essendo un buon lettore, ha un prezzo alto rispetto alla media e non lo consiglierei a nessuno vista la politica di prezzi della casa costruttrice nei confronti del nostro paese.
      kobo, bookeen ed ibs, solo per citare alcuni lettori di epub, hanno prezzi ragionevoli e sono ottimi.

  5. Automaticjack ha detto:

    Gli ebook reader sono una cosa differente da prodotti simil-Ipad e si rivolgono a un pubblico differente. Chi si interessa ad un ebook ha un solo interesse: poter leggere i propri libri per ore senza affaticarsi e con lo stesso feeling che si ha col libro tradizionale.
    Poiché un libro non naviga in Interner, non visualizza filmati ecc… francamente che lo faccia l’ebook non me ne frega nulla!!! e onestamente nemmeno che legga i pdf poiché è un formato che si presta benissimo a lavori in ambito scolastico-universitario o professionale (quindi non per diletto) per i quali basta e avanza il tempo che gli dedico sul PC.
    Io desidero solo leggere un libro e rilassarmi!
    Ciò che deve garantirmi un ebook reader è svuotarmi (finalmente) la biblioteca ormai stracolma, permettendomi di tenere tutto a portata di mano ovunque senza farmi rimpiangere (troppo) il cartaceo.
    In definitiva, per me, se migliorassero la resa del bianco della pagina e la velocità di refresh video sarebbe il massimo.
    PS: che il formato sia mobi o epub, grazie al noto programma di conversione gratuito, non è un problema e comunque non mi sembra che ci siano variazioni di prezzo significative tra i libri venduti da Amazon e quelli in vendita su altri store.

  6. […] integrata ComfortLight, previsto in consegna a partire dal 24 ottobre, al prezzo di 129 euro).La partnership tra Kobo, giovane marchio dell’inchiostro elettronico, e Mondadori, noto gruppo di tradizione […]

  7. paola ha detto:

    … quindi per una lettrice affezionata al cartaceo e poco pratica di computer e che come automaticjack vuole solo poter leggere dovunque(anche di notte senza disturbare il marito)e snellire la biblioteca di casa (e anche i costi di certi titoli) COSA CONSIGLIATE?? aspetto con ansia consigli per fare l’acquisto.

  8. […] diffusione della lettura in digitale accanto a quella tradizionale, ha da non molto aperto una catena di librerie. Nel comunicato viene reso noto che la vicepresidenza di Internet Bookshop Italia – con delega su […]