Seconda puntata di “guest post” a firma di Benedetta Saglietti, che ci fa scoprire archivi digitali questa volta curiosando al di là dei confini italiani. Per quanti si fossero persi la prima puntata, ecco il link di Risorse digitali per i nuovi umanisti #1.
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Big player francesi e tedeschi
Europeana è una specie di macrocontenitore di oggetti digitali che si trovano altrove, cui rimanda un link diretto.
La sensazione di fronte a questi big è sempre un po’ di disorientamento: a che serve? Non c’è troppo? Lo trovo utile quando desidero fare una ricerca su un tema di cui so abbastanza poco, per farmi una prima idea.
Sul versante francese merita solo un accenno fulmineo il potentissimo Gallica, facente parte della Bibliothèque nationale de France. È un sito che tutti dovrebbero aver usato almeno una volta nella vita, anche chi non è francofono. Sono anche attivi su Twitter (@GallicaBnF), dove corri costantemente il rischio di scoprire qualcosa di interessante
Molto materiale lì presente lo trovi anche su Europeana.
Un servizio molto utile – e che sarebbe altrettanto semplice da realizzare anche in Italia – è quello della Deutsche Nationalbibliothek che, oltre alla scheda bibliografica, fornisce quasi sempre anche l’indice scannerizzato del libro. Prima ancora di andare in biblioteca o decidere se comprarlo posso sapere se effettivamente quel testo mi potrebbe servire oppure no, senza muovermi dalla scrivania. Sia con Google Books, sia ricorrendo al sito dell’editore spesso non si trova l’indice, che è una parte vitale del volume.
Il leggendario Münchener Digitalisierungszentrum (MDZ) per un qualsiasi studioso germanofono è come il realizzarsi del suo più grande sogno; fa capo all’efficiente e bellissima Bayerische Staatsbibliothek di Monaco di Baviera. Vista l’estensione delle collezioni digitali, mi riesce difficile intuire che cosa ci sia in questo portale, che comprende libri antichi e rari, manoscritti, mappe e immagini, musica, collezioni storiografiche, edizioni di fonti storiche. Con altrettanta certezza posso però affermare che mai mi è capitato di non trovare ciò che stavo cercando.
Dal 2009 (quando studiavo a Monaco) a oggi, l’MDZ ha subìto una vertiginosa impennata. Nel settembre 2015 i dati disponibili ammontavano a 615 terabyte. Tutta l’evoluzione si può leggere qui e qui, per gli appassionati, un po’ di dati che parlano da soli.
Un solo, eclatante, esempio dei tesori che si possono trovare: un pomeriggio, andando un po’ oltre le mie ricerche, ho scoperto pubblicizzata sull’home page la Bibbia di Lutero, e ho retwittato il link. Ed eccola squadernata in tutta la sua magnificente bellezza sul pc.
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Benedetta Saglietti su Twitter è @lacritica, potete trovarla anche sul suo blog e su G+.
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