È stata presentata nello spazio Murazzi Student Zone l’edizione 32esima del Salone del Libro di Torino che dal 9 al 13 maggio 2019 vedrà come ospite non più un paese ma una lingua madre: lo spagnolo. Autori e libri quindi dalla Spagna, dall’Argentina, dal Messico, dal Venezuela, dal Perù, dalla Colombia.
Il tema Il gioco del mondo, che riprende il titolo del contro-romanzo di Julio Cortázar, è ben reso dal bambino che regge il gioco del mondo nel manifesto di #SalTO19 disegnato da MP5, artista italiana underground e di controcultura europea.
Rayuela, il titolo del libro in spagnolo, ci insegnerà un balzo tra culture perché «La cultura non contempla frontiere o linee divisorie, la cultura i confini li salta. Supera divisioni, frantuma muri, balza dall’altra parte. Per creare.»
Le Marche sono la regione ospite.
Il programma del Salone sarà presentato in aprile.
I successi delle ultime due edizioni del Salone del Libro Torino dirette da Nicola Lagioia, mentre Tempo di Libri scivolava verso un evidente flop, hanno fatto ritornare sui suoi passi l’AIE, che su invito del Salone è nuovamente con i suoi grandi editori a Torino.
L’Associazione culturale Torino, la Città del Libro acquistando il marchio e il compendio archivistico del Salone (con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT) garantisce la tenuta territoriale sul marchio. Alla Fondazione Circolo dei lettori va l’attuazione del programma culturale.
Una novità per la logistica riguarda gli ingressi che saranno sdoppiati, con la possibilità di entrare anche sul lato Stazione Lingotto e non solo come di consueto dal lato metropolitana via Nizza.
Non ci resta che attendere il programma in aprile, e intanto segnaliamo agli editori – in particolare a Einaudi – che i titoli di Cortázar sono in commercio solo in versione a stampa: mancano gli ebook (a parte alcuni titoli in epub e Kindle di Edizioni Sur e Voland).
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