Mondadori acquisisce Anobii, il social letterario

Mondadori, uno dei principali gruppi editoriali italiani, ha formalizzato l’acquisto di Anobii, social network dedicato alla lettura e ai suoi lettori.
Se solo qualche anno fa ci avessero chiesto che cosa fosse Anobii, avremmo pensato a una variante del sushi o a una danza tradizionale cinese, probabilmente. Oggi, una folta comunità di lettori (di cui 300mila italiani) sa bene che Anobii è la versione moderna e digitale di quelli che un tempo erano i più esclusivi circoli letterari: un social network verticale in cui i lettori posseggono e condividono una propria libreria con i titoli che hanno già letto e in cui si scambiano opinioni e recensioni. Un ambiente nel quale condividere l’amore per la lettura ai tempi del digitale.

Il sito di Anobii, acquistato da Mondadori

Il sito di Anobii, acquistato da Mondadori

Nato a Hong Kong nel 2006, frutto della mente di Greg Sung, oggi Anobii è diffuso a livello internazionale e per questo disponibile in varie lingue. Proprio perché così amato dai suoi follower, le reazioni sono state immediate e contrastanti. Molti si sentono traditi e su Twitter “cinguettano” frasi del tipo «spero solo che non vogliano snaturare il mio amato #anobii , è una miniera di scoperte letterarie!».
Prontamente Riccardo Cavallero (Direttore Generale Libri Trade di Mondadori) rassicura: «Un paio di mesi e sarà pronto, ma resterà aNobii». Altri sottolineano la mancanza di tempismo nell’aver effettuato un tale investimento, considerando il fatto che il momento di massimo successo di Anobii in Italia è statisticamente passato (i dati più positivi risalgono al 2010/2011). Dopo il suo passaggio nel 2012 alla catena inglese di supermercati Sainsbury’s e la conseguente trasformazione, almeno in UK, in negozio di libri digitali – l’Ebooks by Sainsbury’s –, i consensi nei confronti del social network erano già calati.

Molto positivo, invece, Edoardo Brugnatelli, nuovo responsabile di Anobii, che sottolinea con decisione la volontà di mantenere lo spirito e l’identità originari del progetto: «rispetteremo la comunità di Anobii, e condivideremo con gli iscritti eventuali modifiche alla struttura del sito, che non deve diventare un supermercato dei libri ma, al contrario, una sorta di ‘bar sport’ del libro, in cui discutere di romanzi e letteratura, anche in modo creativo […] oggi è una macchina un po’ arrugginita, ma contiamo di ridarle brillantezza e solidità economica in poco tempo».

Mossa giusta o meno, la sfida è comunque avvincente per Mondadori che, lungi dall’essere un ente benefico, punta su questa acquisizione perché sa bene di poter trarne un giusto profitto aziendale. E le parole di Brugnatelli, confermate da Ernesto Mauri, AD di Mondadori, nel comunicato stampa diffuso lo scorso 11 marzo, sono chiare al riguardo: «La logica entro la quale ci muoviamo è a più ampio respiro: abbiamo una necessità assoluta di poter ascoltare quello che i lettori pensano dei libri, per orientare – fra l’altro – molte delle nostre scelte editoriali future, per capire l’ecosistema digitale entro il quale sempre più ci troviamo a operare».

Mentre Mondadori si appresta a iniettare nuova linfa in Anobii, Amazon ha aggiunto il supporto di Goodreads (il social network letterario acquisito circa un anno fa) anche sui Kindle PaperWhite di seconda generazione. L’ultimo aggiornamento (versione 5.4.4) consente di condividere i passi preferiti dell’ebook in lettura anche su Goodreads (oltre che su Facebook e Twitter). Nel momento in cui scriviamo l’operazione è possibile solo dopo aver collegato il proprio account alla versione americana di Kindle Store. A chi è interessato consigliamo di seguire le istruzioni riportate su questa pagina ufficiale avendo l’accortezza di non cambiare il paese di residenza.

Come trasferire l'account Amazon su Kindle Store USA

L’integrazione è prevista solo se l’account personale è agganciato al Kindle Store Usa

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