E-Ink fa causa a TrekStor

Al giorno d’oggi tutti i dispositivi hi-tech che utilizziamo quotidianamente sono coperti da brevetti che ne definiscono “vita, morte e miracoli”: dalle modalità di funzionamento alle tecnologie implementate, dai materiali utilizzati all’aspetto estetico. I brevetti depositati dai produttori si riferiscono a ogni singola caratteristica, anche nei minimi dettagli, e proteggono l’ideazione che sta alla base dei dispositivi dalla possibilità che i concorrenti la copino o la imitino. Il caso che ha fatto più discutere negli ultimi tempi è la causa intentata da Apple contro Samsung per la sospetta somiglianza degli smartphone Android del produttore coreano all’iPhone.

È notizia di qualche giorno fa che E-Ink ha fatto causa a TrekStor per una presunta violazione di brevetto riguardante la modalità di funzionamento dello schermo a inchiostro elettronico impiegato su ebook reader Pyrus (recensito sul nostro blog nei mesi scorsi).

Il TrekStor Pyrus

E-Ink è il più grande produttore al mondo di pannelli a inchiostro elettronico, alla base degli schermi impiegati sui lettori ebook di Amazon, Kobo, Bookeen, PocketBook, Onyx. Solo TrekStor fa eccezione e non produce gli schermi da loro, ma autonomamente definendo come Digital Ink la propria tecnologia e-paper. Il nome quindi è generico ma il TrekStor Pyrus – pur essendo un prodotto entry level – per quanto riguarda lo schermo non ha nulla da invidiare ai dispositivi dotati dei pannelli di E-Ink.

In TrekStor per il momento la reazione è no comment. Seguiremo lo sviluppo della vicenda dal momento che a fine novembre sono attesi in Italia i due nuovi device del produttore tedesco, il TrekStor Mini e il Pyrus con connettività Wi-Fi.

 

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2 Commenti

  1. amigafever ha detto:

    solito problema e-ink vuole cancellare la concorrenza se avrebbe comprato i panelli da loro nessun problema ma doato che se li fa in casa non va bene,dovrebbero esserci molto piu case che construiscono pannelli ad inchiostro elettronico per una reale concorrenza e per spezzare il vincolo di avere schermi da 6″ in giu

  2. Lone reader ha detto:

    Con la stessa logica, allora, Barnes avrebbe dovuto far causa a tutti per l’illuminazione a LED dei lettori (mi pare che l’idea sia stata riciclata alla grande)
    E qualcuno prima potrebbe fare causa a Barnes.
    Dopo Samsung vs Apple, E-Ink vs Trekstor, attendiamo Fracchia vs Dracula