Libro o ebook, questo è il (falso) dilemma

Pitti Bookswearmania. Photo courtesy Pitti Immagine | Claudio Bonoldi Studio

Abbiamo lanciato un sondaggio rivolto a chi l’ereader non lo ha per conoscere i motivi che tengono lontani dal possedere un lettore ebook.

In una sola settimana sono giunte oltre 188 risposte uniche (grazie a chi ha partecipato, e continuate pure a inviare il link del sondaggio ad amici e colleghi in modo che affluiscano nuovi pareri).

La voce più frequente, ad oggi, è stata Ho in programma di prenderne uno / Aspetto migliori caratteristiche (56%). 

A pari merito si posizionano poi le risposte che riguardano la disponibilità di budget Costo / Non posso permettermelo (25%) e la sempre viva diatriba che schiera libro vs ebook Preferisco i libri a stampa (24%).

Tanto per ribadire che l’ebook non soppianterà il libro cartaceo (lunga vita alla carta!), ma semmai si affiancherà come supporto altro, riformulando le percentuali produttive dedicate alla carta e al digitale, vi suggeriamo la visione di questo recente video caricato su YouTube (in lingua spagnola), nel quale le ragioni del libro si confondono con quelle dellebook, e viceversa. Vedrete come non si tratti di uno schierarsi di pro e contro come a una partita di derby.

.

Tags: ,
Trovato questo articolo interessante?
Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi "+1" per suggerire questo risultato nelle ricerche di Google. Diffondere contenuti che trovi interessanti aiuta questo blog a crescere. Grazie!
0 Condivisioni

30 Comments

  1. Ad onor di cronaca quello che si vede nel video non è un ebook-reader ma un ipad… XD

    • Vero, Dario, ma a parte il riferimento al sondaggio, qui parlavamo proprio del falso dilemma tra preferire libri o ebook, ci soffermavano insomma sui contenuti (piuttosto che sui contenitori). 🙂

  2. sinceramente c’è poca differenza di prezzo, i file costano ancora tanto, troppo…

  3. Il libro è bellissimo…ma una volta che ti abitui ad usare l’ereader ne fai a meno…o ne compri qualcuno giusto x tenerlo!!

  4. Io sono un amante del cartaceo e un ex e-book scettico.
    Poi ho cominciato a leggere (ero a metà dei Pickwick Papers) su un oggetto che chi parla di queste cose (e neanche io inizialmente) non considerebbe neanche: un normalissimo telefonino, con uno schermetto decente, ma comunque piccolo. Totalmente non smart, ha solo il supporto JavaME. Ho trovato un lettore fatto molto bene in Java, che poco ha da invidiare (beh, qualcosa sì, ma niente di davvero rilevante) a quelli che girano su Android o IoS. Per chi fosse interessato, si chiama Albite, provatelo e vedrete. Metto il telefono in flight mode e non lo spengo neanche. La batteria così dura 2 settimane…
    Da quel momento la mia velocità di lettura è quintuplicata. Non ho mai letto tanto in vita mia. Sto saccheggiando il progetto Gutenberg e liberliber.
    Ho anche uno Smart Galaxy e ci sono momenti (tanti) in cui uso MoonReader, ma a letto, senza patemi che mi caschi nel sonno e si rompa un oggetto costoso, continuo col mio umile telefonino e questo programma geniale.
    Vado anche nelle librerie storiche e nella antiche stamperie per ammirare i libri, da quanto ne riconosco il valore, ma non posso che ricredermi rispetto a quanto pensavo sulla praticità della lettura digitale.
    Ma non comprerò un reader dedicato. Con gli oggetti che ho già mi sento a posto.

    • Sleepy, il tuo passare alla lettura digitale nonostante un forte scetticismo iniziale dimostra proprio che spesso ci facciamo influenzare da preconcetti che si smontano da soli appena permettiamo che sia.
      Buona lettura, e guarda che leggere su schermi piccolini sarà la nuova tendenza di quest’anno, quindi… sei alla moda.

  5. Io credo che passare definitivamente agli ebook sia auspicabile. Ne guadagna spazio la libreria di casa (davvero rileggiamo tutto ciò che abbiamo comprato?), salviamo milioni di alberi, alleggeriamo i nostri spostamenti quotidiani se vogliamo leggere un libro in movimento e -incredibile- leggiamo molto di più. Diciamoci la verità: c’è davvero bisogno di sprecare carta per i tanti romanzi cretini che spesso le case editrici pubblicano sull’onda del successo di uno? Mai come ora, tanto per fare un esempio, si vedono romanzi e romanzetti su vampiri e affini o, peggio, su storie a sfondo sadomaso per attirare nuovi lettori. Giusto perché va di moda, poi. Magari spendi 18 euro e vedi che il libro era stato scritto nel 2004! Come fa giustamente notare paola f, il prezzo degli ebook è talmente poco competitivo rispetto al cartaceo che è normale che il passaggio sia lento. A volte mi chiedo se non siano le case editrici stesse ad ostacolare la diffusione di massa del formato elettronico, magari facendo cartello contro un abbassamento sostanziale.
    Altro discorso meritano i libri di testo (sottolineare mi sembra ancora estremamente più agevole sulla carta), i libri illustrati (al massimo ha più senso utilizzare un tablet) o le edizioni da collezione o di un certo prestigio: per quelle, la carta resta impagabile. Nulla vieta loro di coesistere in eterno, ma lo standard potrebbe benissimo diventare l’ebook, almeno per romanzi e libri in cui, copertina a parte, altro non c’è che caratteri neri su una pagina bianca.
    Il tempo risolverà da solo le diatribe attuali in merito. I nuovi nati nemmeno si porranno il problema. Un po’ come quando uscirono i primi PC con la tastiera o le macchine da scrivere: chi aveva allora sempre e solo usato carta e penna non accettava minimamente la cosa e ha opposto resistenze assurde finché ha potuto. Oggigiorno usare una tastiera è la cosa più normale del mondo e nessuno si chiede che fine faranno penne e calamai, mi pare.

  6. Penso che dipenderà anche dagli editori perchè se elimineranno o ridurranno le edizioni economiche a scapito delle edizioni in ebook, per loro può essere un vantaggio: niente rese, vendite sicure.In America già c’è un calo del 20% del tascabile e un aumento del 34% degli ebook (//www.digitalbookworld.com/2012/childrens-e-books-surge-in-first-half-of-2012-paperback-sales-sag/). Non stamperanno più decine di migliaia di copie in tascabile sapendo che gran parte verranno rese dai librai.E il lettore si dovrà adeguare a leggere sull’ ereader.

  7. L’editoria è in crisi e gli ebook sono un mezzo per guadagnare qualcosa in più ma con qualche rischio in più.
    Rispetto ad un libro cartaceo che per arrivare al prezzo di copertina deve affrontare costo di produzione, il compenso all’autore, il ricavo dell’editore, del distributore nazionale, del distributore locale (il grossista) e quindi della libreria, un ebook permette un maggior guadagno all’editore che lo vende quasi al prezzo del libro. Il risvolto della medaglia è che una volta acquistato può essere copiato e ricopiato e messo sui circuiti P2P (a poco servono i sistmi drm). Questo è lo scoglio maggiore che rende gli editori parecchio diffidenti, fino a quando non sfonderà anche in questo settore il modello introdotto per il mercato musicale per cui puoi comprare singole canzoni a 50 centesimi o interi album ad un prezzo nettamente inferiore a quello della controparte fisica. Riguardo poi al dilemma carta/ebook sono concorde col dire che è un falso problema. Possiedo decine e decine di libri, un ebook reader da 1 anno e da poco un tablet: ho smesso definitivamente di comprare per lavoro libri tecnici cartacei preferendo la versione pdf che leggo sul tablet mentre per i libri di svago mi alterno tra epub e carta a seconda della qualità del libro e se desidero o meno metterlo in mostra sulla libreria (perché un libro di carta è fatto per essere guardato anche quando è chiuso, è un po’ come un oggetto di arredo).

  8. Ha ragione hyppos. Nessuno sembra considerare il mare di ebook reperibili sui peer to peer. Ammetto di aver provato io stesso. Salvo pochi fortunati casi, però, si tratta di file di infima qualità, che necessitano di successive conversioni e adattamenti. Ho smesso immediatamente, anche per una sorta di mio scrupolo morale personale. A tempo, compravo CD piratati. Ero felice dell'”affare” fatto, salvompoi ritrovarmi pieno di CD inutili che nemmeno degnavi di più di un ascolto. Era diventato un accumulo compilsivo senza senso. Idem per i giochi della PS 2: non credi di aver mai finito un gioco piratato. Si cresce e si impara. Adesso quello che compro me lo godo fino in fondo, sia esso un ebook, un film o un CD. Ridurre il prezzo non potrà che incentivare un utilizzo legale delle piattaforme. Lodevole è, ad esempio, l’iniziativa di Amazon (e non solo) per cui ogni giorno un libro, più o meno a caso, viene venduto a1/2 euro. Si fanno scoperte interessanti, si comprano libri che mai avremmo considerato, si amplia la collezione personale senza sborsare un’enormita. Ora, non voglio dire che ogni libro che esce debba costare così poco in formato elettronico, ma sarebbe oltremodo interessante se, passato un tot di mesi dalla prima uscita, il costo scendesse considerevolmente, in modo da non finire invenduto. Che poi è quel che accade coi DVD o i Blu-Ray: chi colleziona o non vuole rinunciare all’edizione speciale o 3D non ha problemi a spendere anche 30 euro. Chi non può, non ha che da attendere e nel giro di qualche mese trova lo stesso film a meno della metà. Passato l’hype iniziale, si fanno grandi affari e si riesce a metter mano su opere che altrimenti, visti i prezzi, rimarrebbero nei magazzini. Fin troppo spesso mi capita di vedere su siti dedicati degli ebook di 10 anni fa a 7/9 euro. Lo trovo assurdo e controproducente. 9,99 li si può anche spendere, se vogliamo, per una prima uscita. Ma vedere lo stesso ebook allo stesso prezzo dopo due o tre anni è irritante, come minimo.

  9. Una preghiera a voi del sito: avremo prima o poi la possibilità di editare i nostri commenti? A volta, specie da smartphone o tablet è difficile scrivere bene o rimettere mano al testo. Magari lasci il commento e ti accorgi che è pieno di refusi! Se potete, fate qualcosa! 🙂
    Grazie!!!

    • effettivamente ci sarebbero dei sistemi più sofisticati (tipo Disquss) per la gestione dei commenti rispetto a quello che usiamo noi adesso. Il vantaggio dello spazio commenti attuale (lo standard proposto da WPress) è che immediato e non prevede registrazioni o filtri anti-spam e questo a nostro parere agevola l’utente meno esperto. Comunque visto che stiamo aggiornando la grafica del blog valuteremo la proposta. Grazie 🙂

  10. Lone Reader says:

    La diatriba cartaceo-elettronico spero sia infinita.
    Perchè finchè ci sarà vorrà dire che saremo liberi di scegliere come e dove acquistare e consumare i nostri libri (per tutti noi l’essenza di un libro non è il supporto di lettura, ma la storia e le emozioni che racconta).
    Personalmente leggo ovunque (preferibilmente con l’e-reader), e a casa adoro anche riaprire e risfogliare i vecchi cartacei (magari ritrovando vecchie annotazioni o dediche del regalante).

    Compro ebook a 1 euro in offerta e libri a 2 euro sulle bancarelle, spesso trovando delle autentiche chicche.
    Adoro l’ebook e amo i libri. Il resto lo dirà il tempo.

    Io speriamo che me la cavo…

    • Lone Reader, temo invece che la diatriba libri O ebook andrà ancora avanti ad annoiarci per un bel po’, alimentata spesso da chi un ereader non l’ha mai visto.
      Ma a noi lettori di libri E ebook la cosa toccherà? Non credo, e ce la caveremo lo stesso.

  11. io sono un cosi detto lettore forte, e quando mi trovo davanti a commenti del tipo amo la sensazione del libro in mano, l’odore della carta, guardare il libro, toccarlo…mi sorge una domanda:
    ma poi questo amato libro qualcuno lo legge anche?
    per vari motivi avevo quasi smesso di leggere. Uno dei motivi era il costo dei libri poi, finalmente sono potuto passare alla lettura su ebook reader e-inck, ora leggo di nuovo moltissimo, con grande piacere ecomfort. io leggo per leggere e non per giudicare i font, i margini e tante altre simpatiche cose . Ho l’impressione che il reader spesso faccia la fine del libro cartaceo e diventi un soprammobile. Non vorrei essere fraiteso non voglio certo promuovere la pirateria
    ma una parola sulla politica delle case editrici come delle case discografice ecc. ecc. va detta. Invece di abbassare i prezzi e fare si che la cultura possa divenire di massa, si punta a spillare soldi a chi può permettersi “curiosi e costosi hobby!”
    ma questa è un altra storia.???

    • Infatti, Luca, l’ereader riporta alla lettura persone che avevano smesso di leggere e conquista alla lettura persone che non leggevano affatto. Sono questi due tipi di nuovi lettori che l’editoria dovrebbe tenere presenti.
      Poi sì c’è il lettore che dalla carta passa a leggere qualcosa in digitale, ma era appunto un lettore già parte delle statistiche di vendita.

  12. Automaticjack says:

    Proprio ieri sera alla radio ho seguito il finale di una discussione che trattava di libri cartacei ed elettronici. La discussione era molto interessante perché coinvolgeva diversi esperti del settore, soprattutto una signora che dirigeva un centro lettura (la quale, peraltro, sosteneva l’indispensabilità del libro cartaceo nel caso di lettura “lenta” cioè un tipo di lettura che consente al testo, specie se di poesie, di rimanere impresso nell’animo del lettore) e che evidenziava come, alle riunioni, la maggior parte dei presenti erano fruitori di entrambi i formati contemporaneamente.
    Una affermazione che mi ha dato molto da pensare, invece, è stata fatta da un altro ospite (un editore?) che metteva in evidenza il grave stato in cui versa la “filiera” della carta per cui auspicava vivamente l’avvento massiccio dell’ebook se si desiderava ancora che avvenissero pubblicazioni da parte delle case editrici.
    Mi spiace non ricordare la stazione per recuperare un eventuale podcast, qualcuno ha indicazioni in merito?

    • Automaticjack says:

      Mi auto rispondo: grazie a Dio c’è Internet 🙂
      Allora la trasmissione era Fharenheit nella puntata intitolata Slow Reading con Antonio Tombolini creatore del blog Simplicissimus Book Farm e autore del manifesto dello Slow Reading, con Antonella Parigi, direttore del Circolo dei lettori di Torino, e con Corrado Augias.
      Se volete dare un’occhiata
      //www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-d36dc646-e8f3-49dd-a9dd-e3ff6f88a688.html

  13. kripstak says:

    Io leggo tantissimo, ho sempre letto tanto anche quando non avevo l’ereader. Mi spostavo con la valigia stracolma di libri, ero spesso in viaggio e non era molto comodo. Nonostante tutto lo facevo volentieri. Non riuscivo a leggere sul pc ed ero scettica verso il mondo degli ebook. Ho comprato il mio primo ereader perché, guardando il display, pensavo ci fosse su un adesivo. Quando ho capito cos’era lo schermo e-ink non ne ho più fatto a meno!
    Ho riacquistato in formato ebook libri che avevo già in formato cartaceo perchè è più comodo portarsi dietro l’ereader che un libro di 600 pagine.
    Continuo a comprare libri perchè mi piace averli ma, ad essere onesti, preferisco leggerli sull’ereader. Ingrandire il carattere ed avere una luce uniforme invece delle solite lucette clip (ho un PRS T1 con cover+lucetta, non uno degli ultimi illuminati…)
    Ora mi capita ancora di mostrare il mio ereader ad amici e colleghi e di leggere sul loro viso lo stupore e l’entusiasmo di chi si aspetta un tablet ed incontra l’e-ink.
    Tanti non hanno mai visto dal vivo un ereader, alcuni non sanno nemmeno che esiste l’e-ink.
    Molti di loro lo hanno poi acquistato.
    Il problema è anche che, per vedere un ereader, occorre andare nei negozi specializzati (librerie, online, ecc..). Sono poco diffusi nelle grandi catene di elettronica che, fino a prova contraria, raggiungono un più vasto numero di utenti.

    • Lone Reader says:

      In realtà ci sono sempre, ma come aveva fatto notare un altro un utente in un differente thread, vengono posti nella sezione dei tablet (e spesso nell’angolo meno visibile, spenti e chiusi a chiave in una teca, senza possibilità di essere provati) e non in quella dei libri.
      E’ ovvio che lì posizionati non vengono notati dal pubblico lettore e “sfigurano” di fronte ai tablet (non per inferiorità, ma perchè un ebook reader non è un tablet).
      Se questa è la percezione e l’attenzione che i grandi distributori hanno per il prodotto, non possiamo stupirci che il numero degli schermi e-ink non sia all’altezza delle aspettative e delle sue potenzialità.

  14. Si deve anche tenere conto del fatto che si sta parlando di leggere libri! Un attività devvero per pochi. Se si tratta di telefoni miltifunzionali, tablet o aggeggi vari la platea di possibili utenti è molto amplia,
    Italiani che leggono quanti ne esistono?
    In una minoranza, quale è quella dei “lettori”, quelli tanto interessati, evoluti, informati sulle possibilità della lettura in digitale quanti possono essere?
    Da qui l’atteggiamento di chi vende materiale elttronico e inevitabilmente relega i reader nel triste angolo che loro compete. Fare parte di una minoranza è l’avvilente destino a cui mi sono arreso. 🙂

    • elena asteggiano says:

      Luca, fare parte di una minoranza non è mai avvilente, a mio avviso, purché questa generi pensieri non residuali 🙂

  15. Ho un ebook reader dalla scorsa estate (Trekstor 7″ a colori ma con una risoluzione bassa, pagato solo 49 euro in offerta) ma continuo ad acquistare anche i libri cartacei per i seguenti motivi:
    1) gli ebooks costano troppo e non mi pare affatto giusto, le case editrici vogliono guadagnare troppo a scapito dei lettori
    2) due dei miei figli, di 16 e 11 anni, non sono per niente intenzionati a leggere nel formato elettronico
    3) aspetto che venga immesso sul mercato un reader ad inchiostro elettronico ad alta definizione a colori (ammesso che arrivi) ad un prezzo accettabile.
    Isa

    • Automaticjack says:

      Concordo su tutto, le case editrici considerano economicamente l’elettronico alla stregua del cartaceo. Mi piacerebbe sapere realmente i costi di produzione di un ebook per capire se i prezzi sono realistici o meno perchè non vorrei che si verificasse quanto accaduto all’introduzione dell’euro con i prezzi falsati da un giorno all’altro rispetto ai costi di produzione …
      Per il lettore a colori, credo che dovrai tenerti il tuo trekstor per ancora parecchio tempo (anche perché il colore non è così importante in un libro che non sia illustrato, per cui…).

  16. adesso ci sono e-book gratis in biblioteca!!!!
    almeno a Milano
    infatti forse è la volta che acquisto un ebook reader 🙂
    ecco i riferimenti
    MLOL MediaLibraryOnLine: //www.medialibrary.it
    è il primo network italiano di biblioteche digitali pubbliche. Un portale per accedere(gratis!) a musica, film, e-book, quotidiani,
    BUONA LETTURA!!!!

  17. Voce,papiro,carta,e-ink…l’importante è leggere per comprendere l’essere umano.

  18. Gianmario says:

    Mi auguro che un giorno si finisca di parlare di questo argomento, mi ricordano le discussioni che si facevano quando si sono diffusi i multisala, con qualcuno che fieramente difendeva le poltroncine scomode, la moquette che sapeva di muffa, lo schermo un pò storto di alcuni vecchi cinema… ma dico scherziamo?

    Ora la differenza in questo caso non è così abissale perchè su un libro, soprattutto di qualità alta, si legge ottimamente, in molti casi meglio che su un ebook reader. Ma detto questo un ebook reader ha un numerosi altri vantaggi. Forse perchè per me il libro non è un feticcio da conservare e mostrare orgogliosamente (cosa che trovo odiosamente snob ed offensiva per il libro stesso), ma le parole degli autori e le sensazioni che queste mi hanno dato. Se è più comodo leggere da un ebook reader o possedere una libreria su ebook invece che in versione cartacea, bè a quel punto per me il confronto non c’è più, il formato digitale lo preferisco. Questo non vuol dire che si deve eliminare il formato cartaceo.

    Poco fa leggevo un articolo su corriere.it che parlando di ebook citava un sondaggio in cui si chiedeva a 1000 persone se preferissero il libro digitale o cartaceo. Secondo il sondaggio la maggior parte (65%) dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni preferisce il libro cartaceo, per la sensazione che questo da e per il piacere di mostrare e custodire l’oggetto. Ora su un sondaggio del genere si può dire tutto il male possibile, a partire dal modo con cui è stato fatto (1000 telefonate a casa) e senza sottolineare che se si chiede a persone qualsiasi la verità è che sostanzialmente la gente non legge. Che senso ha chiedere a un non lettore (un libro all’anno si è praticamente non lettori) se preferisce un libro di carta o uno digitale?

    Personalmente penso che la longevità dell’oggetto libro fatto di fogli cartacei si debba alla facilità e comodità di lettura di questo mezzo. Ma una volta trovato un sistema migliore per leggere le resistenze a passare a questo nuovo sistema sono solo ridicole, altrimenti staremmo ancora leggendo tavolette di argilla sumeriche o rotoli di papiro. Per quanto riguarda i fumetti e le riviste come National Geographic trovo invece gli ebook attuali non adatti e preferisco sicuramente in questi casi un tablet o la versione cartacea. Mi sa che ho parlato troppo, ciao 🙂

  19. Io mi considero una forte lettrice e ho sempre amato acquistare libri cartacei tanto che normalmente li firmo timbro e li registro sul pc. Ma un giorno ho acquistato un tablet pensando di leggere anche i libri e ho iniziato la mia avventura con gli ebook e sono arrivata alla conclusione che il libro è solo un supporto quello che conta è quello che c’è scritto. Adesso sono passata a un Kindle touch e devo dire che ho raddoppiato i libri che leggo perché ora porto con me tantissimi libri da leggere ovunque con pochissimo spazio. Inoltre leggere su un ereader non fa rimpiangere il libro cartaceo. Continuo a compare libri cartacei ma solo quelli he voglio assolutamente avere nella mia libreria.