Quando nel lontano 1991 la commissione federale sulle comunicazioni americana vietò, per questioni di sicurezza (così si disse), l’uso dei cellulari a bordo degli aerei, tutto sommato non ci sembrò che la nostra libertà fosse stata violata. A quell’epoca, dopotutto, la tecnologia in quel campo era ancora agli albori (almeno nell’uso quotidiano) e rimandare una telefonata all’atterraggio – perché solo quella si poteva fare con un telefono cellulare – non creava grandi problemi.
Oggi, invece, quando parte del nostro ormai minuscolo bagaglio a mano è costituito da smartphone, tablet, ereader e minipc, questa norma restrittiva sembra un insormontabile problema. La voce che esce dagli altoparlanti in fase di decollo ci avverte, e intima al contempo, che “tutti i dispositivi elettronici in nostro possesso dovranno essere spenti per tutta la durata del volo”, e mentre ciò accade si vedono le facce dei passeggeri, fino a poco prima speranzose di un fantomatico cambiamento nelle direttive di sicurezza, farsi improvvisamente imbronciate. Altre invece (come la mia) cominciano a guardarsi intorno, temendo che la svogliatezza o la presunta insensatezza dei passeggeri possano causare disastri aerei di dimensioni epiche, e il tutto per delle piccole onde elettromagnetiche che ci rifiutiamo di stoppare per qualche ora.
Bene, a dispetto di tutti i pavidi – me compreso, che ho tremato durante il mio ultimo volo aereo quando ho sentito suonare all’impazzata il cellulare del mio vicino mentre ancora dal mio finestrino vedevo solo delle luci lontane e tanta, troppa acqua marina sotto i piedi –, le restrizioni verranno “smussate”.
Ciò farà contenti quei sette passeggeri su dieci che secondo l’Air Transport World Passenger IT Trends Survey, l’indagine annuale condotta in sei fra i principali aeroporti nel mondo da SITA (società leader nelle soluzioni di Information Technology per il settore del trasporto aereo), “volano” usualmente con uno smartphone in tasca.
Attenzione però viaggiatori italiani: il provvedimento riguarda per ora solo i viaggi effettuati negli States ed è valido unicamente per i voli sotto i 10mila piedi di altitudine. Tablet, ereader e smartphone durante questi viaggi potranno rimanere accesi ma solo “per consultazione”; la connessione wi-fi dovrà comunque restare disattivata.
Ovviamente, l’evento non è stato salutato con gioia solo dai geek, ma anche dalle più grandi aziende hi-tech, che da tempo facevano pressioni affinché i propri prodotti potessero “andare in scena” anche a bordo. Amazon, per esempio, aveva condotto già nel 2011 alcuni test per dimostrare l’inconsistenza delle accuse che da anni avevano messo alla gogna i dispositivi elettronici all’interno degli aerei.
Giusto per la cronaca, e per placare l’ansia dei futuri viaggiatori, segnaliamo che nel dicembre del 2012 l’Economist, con un suo articolo, ha spiegato che le restrizioni riguardanti l’uso di cellulari e simili furono applicate non per evitare possibili problemi d’interferenze con la strumentazione di volo, come si era sempre pensato, ma per l’elevata probabilità di danneggiamento delle linee che la continua ricerca di segnale da parte di cellulari a bordo poteva causare.
A questo punto, la risposta all’interrogativo “Posso usare / portare l’ereader e lo smart in aereo?” non può che essere una: in medio stat virtus. Insomma, fatelo pure, ma con moderazione e seguendo sempre – ahimè o per fortuna – le indicazioni del personale di bordo.
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leggo un ebook e mando in cortocircuito l’aereo…sì, come no!
io però la frase “tutti i dispositivi elettronici in nostro possesso dovranno essere spenti per tutta la durata del volo” non l’ho MAI sentita. diamo le info corrette per favore: la frase è tipo “tutti i dispositivi elettronici dovranno essere spenti durante decollo e atterraggio. durante il volo potranno essere accesi se il modo flight è stato attivato in anticipo” ovvero no wifi e no segnale telefonico per tutta la durata del volo, e no dispositivi accesi ma solo durante takeoff & landing.
io uso SEMPRE o il PC o il READER o il TABLET durante tutti i voli senza nessun problema, purchè le connessioni siano disattivate.
tieffe hai ragione nel dire che gli avvisi via altoparlante ammettono in volo l’uso dei dispositivi in modalità consultazione, ma qui Riccardo ha contratto la frase volutamente: non è imperizia d’informazione, ma ironia 🙂
(insomma, ha paura di volare, diciamolo)
Caro tieffe, come ha giustamente sottolineato Elena, sono un fifone…ma “sfrutto” questa “peculiarità” (e altre di cui non vado fiero:-P) per caratterizzare il mio modo di scrivere!:-)