Kindle Print Replica, ulteriore segno della fine del grigio

Dallo scorso agosto, e per ora nei soli Stati Uniti, Amazon ha lanciato sul mercato l’ennesimo formato proprietario per la codifica e la distribuzione degli ebook. Navigando sul sito web del gigante americano, ci si può infatti imbattere nelle edizioni Print Replica (nome in codice “.azw4”).

Si tratta di libri digitali che riproducono esattamente il layout di stampa, ovvero l’impaginazione e la formattazione della rispettiva edizione cartacea, e non sono quindi strutturati per riadattarsi dinamicamente a visualizzazioni che ne alterino le proporzioni originarie.

Acquistare un ebook Print Replica significa perciò fruire, con strumenti digitali, di un ebook in tutto e per tutto identico alle pagine di carta che potremmo sfogliare con le nostre mani. Con Print Replica si può usare lo zoom sul testo, ma non se ne può ridimensionare il font, come invece accade per gli ebook propriamente detti. E c’è di più: dato che questo specifico formato può essere letto soltanto con Kindle for Pc o Kindle for Mac – applicazioni che girano appunto su Pc e su Mac – , almeno per ora le edizioni Print Replica non sono fatte per essere lette sugli ebook reader di casa Amazon, cioè sui Kindle con e-paper.

Un po’ strano, a prima vista, ma cerchiamo di fare luce su questo apparente paradosso. Se quello che Print Replica è in grado di offrirci sono in definitiva veri e proprio “calchi digitali” di tomi cartacei, la mossa di Amazon potrebbe sembrarci un gran passo indietro verso gli albori del libro digitale, quando gli ebook non erano altro che normali file Pdf. A dirla tutta, anzi, il formato Print Replica ricorda molto da vicino il Pdf, visto che con questo condivide l’impostazione “orientata alla stampa”, nonché precise caratteristiche tecniche, dato che si tratta di un Pdf “diversamente impacchettato”.
E Amazon stessa non nasconde questa forte somiglianza, ma anzi la rimarca molto palesemente, dal momento che sulla pagina delle classiche FAQ, le Domande Frequenti, rassicura i potenziali acquirenti sul fatto che Print Replica conserva la maggior parte delle caratteristiche del Pdf.

Ma allora, data la specularità dei due formati, quali sono le ragioni che hanno spinto Amazon a creare un clone proprietario di un formato aperto come il Pdf? (Oltretutto il Pdf dal 2008 è diventato uno standard de iure, oltre che un formato aperto.)
Possiamo darci una prima risposta se pensiamo che il formato Print Replica viene adottato principalmente per i libri di testo. Specie nel caso di argomenti scientifici, questi testi sono ricchi di illustrazioni, tabelle, grafici e altri elementi per i quali il mantenimento dell’esatto layout di stampa risulta fondamentale ai fini di una consultazione agevole.

Creare un Pdf a uso e consumo di Amazon ha permesso di inglobare tutte le funzionalità proprie degli ebook per Kindle – come le annotazioni, le evidenziazioni e la sincronizzazione dell’ultima pagina sfogliata (ma non il text-to-speech) – in qualcosa di più controllabile in un’ottica futura.
Arriviamo così al secondo punto, rappresentato dalla possibilità con Print Replica, invece che acquistare un ebook, di risparmiare noleggiandolo a meno della metà del prezzo per un periodo compreso tra un mese e un anno, formula evidentemente concepita per i costosi libri di testo scolastici. Non a caso, già dal luglio di quest’anno, uno specifico programma è stato lanciato da Amazon per il libri di testo adottati nei college, con un risparmio medio dell’80% rispetto ai testi cartacei. Come sempre, però, va evidenziata la scarsa efficacia del sistema Drm, da cui non è immune il formato Print Replica, violato con successo già nei primi giorni di settembre.

A chi segue il mondo degli ebook, questo serio investimento di Amazon nel mercato dei libri di testo digitali ricorderà certamente (e molto da vicino) quanto già è stato fatto da Barnes & Noble, che dal 2010 ha lanciato l’applicazione gratuita NookStudy, con la quale è possibile scaricare (con acquisto o noleggio) e leggere libri di testo elettronici sullo schermo del Pc o del Mac. Anche in questo caso, tutto nasce dalle esigenze della didattica e dal dover rendere alla perfezione la complessità di tavole e grafici a colori (obiettivo per ora fuori portata per gli attuali ebook reader, ancora limitati in questo senso dall’e-paper con scale di grigio).

È di ieri la presentazione ufficiale, programmata con strategico anticipo sul diretto competitor Barnes & Noble, del nuovo tablet targato Amazon, il Kindle Fire, basato sul sempre più popolare Android e lanciato in parallelo con i nuovi Kindle dotati di e-paper touch (ancora monocromatica). Probabilmente, questo nuovo tablet con display Lcd potrà essere il contenitore ideale, oltre che di un ampio ventaglio di applicazioni multimediali, anche degli e-textbook modellati sul layout di stampa.
Risulta quindi evidente che un formato come il Print Replica può rappresentare, tra le altre cose, una chiara mossa per posizionarsi anche sul mercato dei contenuti scolastici. Perché Print Replica può veicolare nella maniera più fedele possibile l’impaginazione, nonché la veste grafica e cromatica dei libri di testo. Il raggiungimento di questo tipo di corrispondenza tra digitale e cartaceo non si limiterà soltanto a integrare nell’edizione digitale nuovi apparati ausiliari di studio, come le annotazioni e le ricerche rapide nel testo, ma potrebbe fissare ben altri traguardi pratici in un periodo storico in cui carta e bit convivono.

Se, tanto per fare un esempio, un docente decidesse di assegnare ai propri studenti lo studio di un capitolo “da pagina 12 a pagina 51”, quest’affermazione sarebbe altrettanto valida e comprensibile sia dallo studente provvisto di un’edizione cartacea (magari un libro usato), sia da quello più tecnologico, che consulta la propria edizione digitale, mentre non sarebbe praticabile dallo studente che ha un testo scolastico in ePub, formato che per la sua “liquidità” non solo non riproduce la numerazione di pagina corrispondente al libro di carta, ma addirittura perde l’identità stessa della categoria “pagina”.

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17 Commenti

  1. Massimiliano ha detto:

    Ancora non mi è chiaro il vero scopo del formato…
    Alla fine un PDF con immagini in alta definizione è ottimo per riviste e libri (anche scientifici). Inoltre lo schermo del nuovo “Fire” è troppo piccolo per i sopracitati libri di testo, come del resto lo è il Kindle o il concorrente Sony Reader.

    • alessandro cecconi ha detto:

      Forse le cose si faranno più chiare e interessanti se, come si vocifera, Amazon metterà più avanti in commercio anche un Kindle Fire da 10 pollici, ben più adatto a contenuti del genere.

  2. Stefano ha detto:

    Forse non ho ben chiara la questione ma ritengo che la scelta di un formato chiuso sia abbastanza limitativa. Ma le logiche di Amazon sono ovviamente commerciali.

  3. raiden ha detto:

    Ragazzi sapete quando esce il book saver:
    //www.ionaudio.com/products/details/book-saver
    Doveva uscire a giugno e poi? Avete info a riguardo? non vedo l’ora di prenderlo…

  4. Alfredo ha detto:

    Kindle delusione… Ciao scusate se mi inserisco, ma si parla di Kindle (non e’ ancora partito un thread sul nuovo Kindle). Solo una considerazione: su Amazon.com la versione non touch=79dollari (circa 57 euro) e la versione touch=99 dollari (circa 72 euro). Su Amazon.de si trova la sola versione NON-touch a ben 99euro…

    • Simone Bonesini ha detto:

      grazie della segnalazione 🙂 (stiamo preparando l’articolo sui nuovi Kindle…)

    • elena asteggiano ha detto:

      alfredo, il post per parlare dei nuovi kindle partirà nei prox giorni.
      intanto però tieni presente che i prezzi super-concorrenziali si riferiscono alla versione comprensiva di operazione pubblicitaria.
      comunque lo scossone prezzi ci dovrà essere anche in europa (e si spera in italia) perché i modelli 6 pollici amazon si aggirano intorno ai 100 euro o poco più, nulla a che vedere con i doppi centoni che ci vengono chiesti in italia per lettori ebook di altre marche.

  5. Tommy ha detto:

    Ragazzi il kindle touch mi sembra perfetto.
    Velocità di aggiornamento, elegante e portabile,lunga durata(2 mesi) nuove funzioni incorporate e ciliegina sulla torta un prezzo davvero da urlo 99$ la versione senza pubblicità e wifi puo’ bastare.
    Deve essere mio XD.

  6. Simone Bonesini ha detto:

    la versione senza pubblicità costa 139 dollari.

    • Michele ha detto:

      Scusate ma su amazon.com c’è un link che porta alla pagina dalla quale amazon è disponibile a spedire per chi vive fuori dagli USA e tra i modelli disponibili ci sono solo il modello base e i precedenti modelli, quindi il kindle touch anche volendo non si potrebbe preordinare giusto?

      • Simone Bonesini ha detto:

        il modello senza touch è l’unico in questo momento che puoi acquistare dall’Italia su Amazon.com
        Potresti però pre-ordinare il Kindle Touch utilizzando consegnato.com ma non avresti la localizzazione in italiano dell’interfaccia utente. Immagino che i Kindle Touch “internazionali” saranno disponibili verso fine novembre.

        • Michele ha detto:

          Grazie ma se dovessi scegliere comprerei il kindle 3 con la tastiera: sono dispositivi molto delicati, non mi sento molto sicuro con questi primi modelli touch.. secondo te?

          • Valerio ha detto:

            non posso che darti ragione: come utente del Kindle 3 Keyboard, posso anche disporre del 3G, e la tastiera è facile da usare.
            Attenderei ancora un po’ prima di passare al touch, soprattutto perché c’è la maledizione di dovere tenere lo schermo immacolato per usarlo al meglio.

  7. Riccardo ha detto:

    Il costo del Touch è esattemente uguale a quanto ho pagato io il kindle 3 con tastiera, ovvero 139 dollari. La versione da 99 (quella con pubblicità) non è acquistabile in Italia
    In più la versione non touch, costa (spedito in Italia) 109 dollari (79 in America con pubblicità). Se questi prezzi non costringono sony & Co. ad abbassare i loro prezzi, non so cosa può farlo

  8. Michele ha detto:

    Ragazzi avete visto la video_analisi del kindle touch in kindle_italia? complimenti amazon!

    • elena asteggiano ha detto:

      trovate la video analisi del kindle touch su youtube qui:
      //www.youtube.com/watch?v=8N6sJ_3VYZc

  9. […] facto nell’editoria digitale, privilegiando invece formati proprietari (Kindle .azw e il neonato Print Replica). A chi acquisterà ebook in formato ePub non protetti dai DRM Adobe potrà essere quindi utile […]