Negli USA stanno discutendo da qualche tempo sulle possibili implicazioni dell’interattività degli ebook sulla lettura, in particolare quella dei ragazzi. L’argomento è trattato in questo post di Slashdot che riprende alcune considerazioni del NYT sulla lettura digitale e un video demo di “Alice for iPad” che riporto qui sotto
Dunque, l’iPad non è un ebook reader o almeno non come quelli che siamo abituati a vedere e descrivere su questo sito.
E’, e sarà ancora per tanto tempo, credo, uno dei miglior tablet per il mobile computing: navigare in totale libertà, sfogliare immagini, vedere filmati, ascoltare musica e giocare sono tutte cose che riescono molto bene con l’iPad grazie al suo magnifico touchscreen, alla velocità dell’interfaccia utente, alla sconfinata disponibilità di applicazioni di tutti i tipi e, soprattutto, alla sua facilità di utilizzo.
Apple, però, lo sta facendo passare come un dispositivo con il quale è anche possibile leggere; questo è vero, ma non è sempre così semplice. Ho avuto modo di provarlo la settimana scorsa per qualche giorno e leggere (ebook o pagine web) può, in certe condizioni, essere veramente difficile a causa dei riflessi che riempiono il display; se lo usiamo all’ interno ok, ci riusciamo, però appena ci avviciniamo ad una finestra o usciamo all’aperto…aiuto! vedere quello che c’è scritto sullo schermo vi assicuro che è complicato (come d’altronde capita con i netbook, portatili tutti dotati di schermi LCD).
Sicuramente però, in questo momento, la potenza multimediale dell’iPad è il vero punto di forza del tablet di Apple soprattutto rispetto agli ebook reader dedicati (come il Kindle per citare il più famoso) e “Alice for iPad” è un primo esempio di quello che può scaturire dal connubio tra iPad, ebook e interattività.
Il NYT sottolinea che negli ebook l’interattività in “stile Alice” può essere un fattore negativo perché diminuisce la concentrazione nella lettura soprattutto se, chi sta leggendo, è un ragazzo o bambino. Per leggere Alice non è indispensabile interagire, però difficilmente un bambino non si farà distrarre dai giochi con tanti saluti alla concentrazione.
Una caratteristica positiva del libro di carta invece è la staticità delle proprie pagine, che fa sì che non aggiungendo fronzoli non distrae.
Oggi la quasi totalità degli ebook non è interattiva e gli ebook reader E-ink (per una comparazione vedi qui), con la loro interfaccia utente minimale, aiutano il lettore a concentrarsi esclusivamente sul testo, senza tante distrazioni, come avviene appunto con un libro di carta.
Siete d’accordo ?
Vi lascio qualche link che ritengo interessante sull’argomento iPad ed ebook: una ricerca di Nielsen Group sull’usabilità delle applicazioni per iPad, un post di Paul Biba di Teleread (buon sito dedicato agli ebookreader) alle prese con il suo iPad, il punto di vista di Marco Arment (sviluppatore capo in Tumblr.com e fondatore di Instapaper, leggi su questo sito “Instapaper:naviga, salva e leggi in seguito” ) su cosa può fare e non l’iPad e per ultimo un articolo di Panorama sul futuro, ancora tutto da inventare, di ebook e giornali online.
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