Nook or not Nook?

Che le acque in casa Nook non fossero proprio placide lo si sapeva già da tempo, ma sembra che lo scontro tra correnti di buone e cattive notizie stia creando un mulinello.

In attesa della investor conference call che è stata annunciata da Barnes & Noble per il 25 giugno alle ore 10, e potrà essere seguita via web, ripercorriamo alcune notizie degli ultimi tempi. Forse proprio la presentazione dei dati finanziari darà indicazioni sul prossimo futuro della divisione Nook, o se non altro i margini dei suoi mancati utili per B&N.

Cominciamo dalla notizia di qualche settimana fa: il Nook Simple Touch e il Nook Simple Touch with Glowlight – gli ultimi ereader della famiglia Nook di Barnes & Noble – saranno oggetto di una serie di importanti implementazioni: una mail app, l’integrazione di un web browser veloce (che, in una versione con prestazioni inferiori, era precedentemente “nascosto” nel menù delle funzioni) e uno store aggiornato.

Fonti misteriosamente anonime, così riferiva techcrunch.com che per primo aveva dato la notizia, davano l’operazione di aggiornamento per il 1° giugno tramite download diretto o in modalità OTA (over-the-air). Mentre le nuove funzioni sarebbero state integrate e disponibili per i dispositivi messi in commercio dopo tale data.

Con tutta probabilità l’idea di questo update nasce dal riscontro positivo che ha segnato, a partire da inizio maggio, la fine del “circuito chiuso” dello store di Nook sui suoi dispositivi per fare spazio all’integrazione di Google Play, Android market completo che offre la possibilità di acquistare o scaricare gratuitamente musica, ebook e app, liberando così Nook da un “cordone ombelicale” che forse lo penalizzava troppo sul mercato.

Manovre ben studiate, quelle del ramo Nook di Barnes & Noble. Probabilmente determinate da un periodo non proprio roseo per gli affari: gli ultimi dati di vendita (ultimo trimestre) riguardanti sia i lettori ereader sia i recenti modelli di tablet Nook, infatti, hanno tradito le aspettative. Si era addirittura mormorato negli ultimi mesi di una graduale dismissione dell’asset hardware per passare alla sola produzione di contenuti e applicazioni per dispositivi di aziende terze. Notizie ufficialmente smentite dall’azienda. Anche se dubbi permangono, soprattutto a causa di sempre più insistenti voci sull’acquisizione proprio di Nook Media da parte della grande “casata” Microsoft.

A darne notizia è stato ancora techcrunch.com che parla addirittura di un esborso pari a un miliardo di dollari per l’acquisto degli asset collegati al mondo editoriale digitale di B&N: una joint venture frutto, secondo alcuni, degli scarsi risultati ottenuti da Windows 8 che avrebbero spinto l’azienda di Bill Gates a esplorare nuovi orizzonti. Sarà una coincidenza ma la prevista (e apparentemente smentita) dismissione della produzione di tablet Android di cui si parlava prima sembra sposarsi perfettamente con il nuovo cammino intrapreso da Microsoft, considerando anche che già nel 2012 quest’ultima aveva investito 300 milioni di dollari nell’azienda in cambio del 16,8 per cento delle azioni.

Ad oggi, però, superata la data prestabilita del 1° giugno, nessun aggiornamento sembra essere andato in porto, nessun update è partito, e anche sul sito di Barnes&Noble tutto sembra tacere (a parte i ribassi di prezzo vertiginosi sui device). E molti cominciano a sospettare che la citata implementazione di Google Play servirebbe solo a segnare il giro di boa nella trasformazione di un ereader, un enhanced ereader, in un tablet basato su Android. Ciò confermerebbe la volontà di “disfarsi” quantomeno di una parte del ramo hardware, quella ereader.

Nulla di certo, quindi. Ma sappiamo fin troppo bene che spesso le sole voci creano scossoni nei mercati.

Sarà tutto vero o si tratterà di semplici “manovre di rilancio”? Si attendono pazientemente sviluppi.

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Un Commento

  1. ANTONIO ha detto:

    bravo Ric, ottimo post! antonio alizzi