Barnes&Noble dice addio ai tablet Nook

Ultimi aggiornamenti dall’universo Nook. Avevamo già parlato dei rivoluzionamenti in casa Barnes&Noble e del vortice di ipotesi che si era formato attorno al futuro di Nook media, il ramo digitale dell’azienda.

Ora tutti i dubbi e nodi sono stati sciolti. Durante la conference call pubblica del 25 giugno, infatti, William Lynch, CEO della compagnia, ha ufficialmente chiarito la posizione dell’azienda.

La conferma ufficiale della dismissione dell’asset hardware è arrivata. Tale provvedimento, però, si riferisce alla produzione dei tablet Nook HD e Nook HD+ – settore su cui molto si era investito e che, dati alla mano, non ha avuto neanche lontanamente i ritorni economici ipotizzati –. Quello relativo agli ereader, i dispositivi di lettura a inchiostro elettronico, invece non verrà chiuso e ne è stata confermata la produzione insieme all’annuncio di nuove applicazioni Android (o altre piattaforme).

Una scommessa persa, quindi, quella dei tablet di Barnes&Noble che alla luce di tale cambiamento ha sottolineato che l’“inversione di marcia” potrebbe causare ridimensionamenti in termini di risorse umane e investimenti pubblicitari.

Altra novità sarà la progressiva dismissione del Nook Store per musica e video. Ciò si evince sempre dalle parole di Lynch che, affermandolo tra le righe, sostiene che per la sua azienda il vero e unico obiettivo di sempre è «quello di offrire ai clienti un libro digitale, rivista o giornale, su qualsiasi dispositivo».

La nuova parola d’ordine del ramo Nook di B&N è, quindi, focalizzazione su contenuti digitali, ma anche digital education.

Come era prevedibile l’annuncio ufficiale di tale cambio di rotta si è riflesso negativamente sulle quotazioni di borsa dell’azienda statunitense.

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13 Commenti

  1. ermanno ha detto:

    ciao, grazie per la news!volevo un parere.se acquistassi ora un nook simple touch, pensi che in futuro arriveranno i fatidici aggiornamenti, oppure uscirà un nuovo e-reader già aggiornato che sostituirà il “vecchio” e ora a buon prezzo nook simple touch?

    • Riccardo Gagliano ha detto:

      Ciao Ermanno,
      non so bene come guidarti. Posso solo dirti quello che farei io: al momento punterei su qualcosa di diverso come un Kindle o un Kobo…ma è solo un mio parere spassionato!

  2. Patrizio ha detto:

    Il problema è che la gente comincia finalmente a capire che risparmiare serve a poco, in alcuni casi. È indubbio -ad esempio- che i prodotti Apple costino molto, ma è altrettanto palese che hanno un parco contenuti invidiabile, oltre ad un’estrema facilità di utilizzo. Chi crede di ‘fare l’affare’ comprando tablet di marche minori, in realtà comincia a capire che poi ha per le mani prodotti inferiori, soprattutto qualitativamente. Nessuno regala niente. Altrimenti vorrebbe dire che i milioni di persone che comprano tablet più costosi sono stupidi. Se vendono così tanto, un motivo ci sarà. Io stesso ho provato con un Kindle Fire e ne sono rimasto deluso: a livello di contenuti, se paragonato ad esempio all’iPad mini, fa ridere. È solo un giocattolone costoso, utile solo per accedere ai contenuti Amazon, decisamente limitati, fatto salvo il settore ebook. A quel punto, leggere per leggere, è diecimila volte meglio un Kindle Paperwhite, che tra l’altro stanca meno la vista. E costa meno. Vedremo cosa succederà quando anche da noi finalmente implementeranno il settore video, come negli USA o nel Regno Unito.
    Alla luce di tutto ciò, come potevano pensare alla Barnes&Noble di acquisire fette di mercato considerevoli? La stessa fine secondo me faranno i tablet Kobo. È vero che si spende meno, ma se uno deve spendere duecento euro per vedere 4 foto e scaricare giochini ebeti, tanto vale aspettare, risparmiare e -se proprio non si resiste senza tablet-, comprarsene uno davvero performante.
    Che, tra l’altro, si rivende pure bene nel caso lo si voglia poi dar via.

    • jackari ha detto:

      Non è che siccome tu hai acquistato un pessimo prodotto a buon prezzo allora quelli a prezzo elevato sono ottimi….
      è chiaro che ti sei informato poco e male prima dell’acquisto… allo stesso prezzo (del fire non dell’ipad) potevi comprare un tablet sicuramente più aperto (o comunque moddabile) con la possibilità di farci tutto quello che si può fare con l’ipad (e anzi di più e meglio)…. l’ipad ha sicuramente un ottimo s.o. molto facile per farci le cose che altri hanno pensato che tu debba farci (come il fire ma con più “roba”. a mio parere è meglio un sistema android molto più economico, più flessibile anche se più complesso da utilizzare (ma è sufficiente informarsi un pò per sfruttarlo al meglio)….

      • Patrizio ha detto:

        Hai ragione, ma devi pensare a un mercato globale, non alla nicchia degli smanettoni (per i quali, volendo, c’è sempre il jailbreak se si tratta di prodotti Apple). Senza contare che la vera differenza -sempre a livello di masse di persone- la fanno i contenuti, non il dispositivo. È inutile, ad esempio, comprare un TV 4K se nessuno trasmette con quella definizione.
        Questi grandi produttori puntano al più vasto mercato possibile, per cui più sono ‘user-friendly’ meglio è. Non è detto che spendere di più sia necessariamente garanzia di qualità. Tuttavia, ritengo sia quasi sempre vero il contrario: spendendo poco, raramente si ha qualcosa di qualità.
        Quanto al mio acquisto, conoscevo alla perfezione tutti i suoi limiti. A me interessava per poter noleggiare film da Amazon, dato che hanno prezzi concorrenziali rispetto ai noleggi di iTunes. Pensavo che immettere nel nostro mercato un tablet avrebbe significato l’arrivo imminente dei contenuti video. Peccato che ancora non si veda luce, a differenza di USA e UK, dove il servizio è attivo già da un po’. Ad oggi, per noleggiare, restano solo le pay tv e la pirateria. Si vocifera di Netflix a breve anche in Italia. Staremo a vedere.
        Sulla diatriba Android-Apple, i fronti saranno sempre divisi. Nessuno è riuscito a convincermi della supremazia dell’uno sull’altro. Personalmente, ho alternato e continuerò ad alternare tra i due, in base alle mie esigenze del momento.

        • Valerio ha detto:

          Ti dò ragione sul fatto che, in tema di contenuti, qui in Italia il Kindle Fire è ancora estremamente arretrato, visto il parco contenuti USA (non fruibile per ragioni di copyright qui in Italia), ma per esempio il Kindle ereader si è mostrato (e lo dico da utente) una scommessa altamente vincente. Semmai, solo per ragioni di memoria, potrei arrivare ad integrare il mio kindle con un Kobo, visto che Mondadori a tuttora, come negozio online, ha un’ottima offerta e un buon hardware. Ma non comprerei mai e poi mai un tablet di qualsivoglia marca per leggere un ebook:

          1) costi troppo elevati per tale scopo
          2) batteria troppo scarna
          3) distruzione bulbi oculari garantita
          4) peso

          • Simone Bonesini ha detto:

            ciao Valerio, una curiosità leggendo la tua risposta, si un utenti Kindle Fire o Kindle e-ink?
            (ho qui un Kindle Fire – magari ci farò una recensione “lato lettore ebook” – e personalmente come tablet lo trovo un po’ limitato rispetto ad altri tablet Android della stessa dimensione)

  3. ermanno ha detto:

    i produttori di e-reader hanno puntato ai tablet solo per essere presenti in questa fetta di mercato. Probabilmete ci smenano anche, ma nel frattempo fanno pubblicità ai loro prodotti di punta, che sono appunto gli e-reader. E’ un meccanismo dell’economia, niente di più. Quando si rendono conto che ci smenano troppo (B&N) abbandonano perchè rischiano di mettere in cattiva luce anche i loro prodotti di punta come il Nook simple touch nel caso di B&N che guarda caso ora costa poco con la speranza di smuovere l’oligopolio Kindle-Kobo.

    • Patrizio ha detto:

      Sarà pure un oligopolio, ma c’è da dire che i loro lettori e il loro parco libri sono eccezionali. Se vogliono competere, lo facessero presentando cose migliori, non scopiazzamenti. Anche Kobo, in fondo, è partito in sordina rispetto ad Amazon e al Kindle, eppure eccolo lì in alto. Perché se gli altri non riescono si deve sempre accusare i più grandi? Magari sbagliano strategie gli altri, no? 🙂

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  5. ermanno ha detto:

    Patrizio, sono d’accordo e non accuso i grandi, anzi in questo caso sono stati bravi ad imporsi. Alla fine io ho comprato un kindle 4 (usato) che va benissimo.Alla faccia del nook!

  6. pep ha detto:

    l’ebook reader e’ nato per leggere, ha 2 evidenti vantaggi rispetto al tablet che si possono riassumere dicendo che la lettura e’ incoparabilmente piu’ riposante; il tablet sostanzialmente non e’ proponibile per la lettura di libri.
    detto cio (al di la’ del problema colori che la momento non e’ stato ancora risolto)’ i reader sono ancora nella fase primitiva, forse uno se li puo far digerire se li utilizza solo ed esclusivamente per i romanzi, quando si inizia ad aver a che fare con altri generi (ad es saggi) il cataceo non ha per il momento rivali. certo, col digitale si risparmia ma e’ l’unico vantaggio.
    la via, ne sono profondamente convinto, e’ la simulazione elelttronica del libro di carta, ovvero: libri con pagine elettroniche (diversi per formati e numero pagine) che dunque si possono sfogliare, e che ovvio si possono caricare istantaneamente con una biblioteca elettronica incorporata. quando si arrivera’ ad ottenere questo salto tecnologico si avra’ una rivoluzione, si puo’ ipotizzare avverra’ un ridimensionamento dei tablet e dei libri cartacei a favore dei reader che inoltre non saranno piu solo adibiti alla loro originaria funzione
    p.s. interessante osservare che i “patiti” degli ebook reader non abbiano ancora adesso capito (e infatti mi pare nessuno ne parli nei forum) il salto “epocale” che potrebbe dare quanto io auspico. ciao

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