Michel Barnier, Commissario europeo al Mercato interno e ai Servizi, negli scorsi giorni ha dichiarato:
«Non è accettabile che gli europei debbano confrontarsi online con barriere già smantellate nel mondo reale una cinquantina di anni fa».
L’occasione del discorso è stata il 7 novembre al CEPS di Bruxelles (The Centre for European Policy Studies) nell’incontro European copyright fit for purpose in the age of internet.
Nell’era di internet il diritto d’autore europeo, secondo Barnier, dovrebbe riscriversi in ordine a tre priorità:
– diritto d’accesso al patrimonio culturale europeo, soprattutto evitando che opere ormai fuori distribuzione vengano dimenticate oppure non ne siano sciolti i vincoli ai fini della pubblicazione
– necessità di licenze multi-territoriali, poiché è un’anomalia che l’on line o il download dei contenuti segua logiche di frontiere propriamente fisiche: «spesso i consumatori non hanno accesso a certi siti o sono ri-diretti verso siti web locali quando cercano di usufruire di contenuti al di là dei propri confini»
– tutela e giusti incentivi a quanti creano e investono sui contenuti, e contemporanea limitazione dei business illeciti.
Negli intenti del Commissario Michel Barnier nei prossimi mesi, attraverso un confronto europeo, si procederà a una proposta di riforma del diritto d’autore in UE.
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