Vuoi mettere il profumo della carta? Forse nasce da qui una serie di dimenticanze ed errori sulla linea del tempo redatta dall’Associazione italiana editori Da Gutenberg a Zuckerberg. Mancano alcune delle tappe più significative della rivoluzione digitale dell’ebook. Dato che quando facciamo critica è sempre una critica costruttiva ecco quindi di seguito la nostra errata corrige:
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ma nasce il 4 luglio 1971 quando Michael S. Hart, in occasione della festa dell’indipendenza americana, trascrisse sul suo computer la Dichiarazione di Indipendenza per poi permetterne lo scaricamento in Rete: così quel documento firmato nel 1776 veniva nel XX secolo reso disponibile a chiunque si affacciasse in Rete e poteva ben dirsi il primo ebook della storia. Ne parlavamo già nel 2011 per i 40 anni dell’ebook nel nostro post L’ebook, questo splendido 40enne.
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✓ assodato che nel 1998 NON nasce l’ebook, semmai nasce il primo ereader, fu appunto il Rocket ebook prodotto da NuvoMedia. L’errore la dice lunga sulla confusione che in editoria ancora permane nel non saper distinguere il lettore ebook dall’ebook. Il primo ereader Rocket ebook del 1998 era una sorta di palmare, uno schermo luminescente portatile, seppure massiccio, che permetteva di caricare una decina di ebook e leggerli in mobilità.
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✓ il 2004, anno del primo ereader a inchiostro elettronico – il Sony Librié –, è davvero una data di estrema importanza, perché la tecnologia dell’inchiostro elettronico è pari (se solo l’editoria se ne accorgesse) alla rivoluzione portata da Gutenberg con la stampa a caratteri mobili: nella linea del tempo AIE l’arrivo dell’e-ink nel 2004 è del tutto ignorato. È come per il peggiore giornalismo: l’avvento dell’inchiostro elettroforetico si manifesta al mondo soltanto con il Kindle nel 2007, quasi prima di Amazon non ci fosse stato nulla per la storia degli ebook. (Che cosa volete farci, è informazione generalista e si documenta in modo generalista, per non dire generico.)
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✓ il link all’infografica o linea del tempo dell’editoria lo trovate citato nel Giornale della libreria, nel paragrafo « Nella sezione Presentazioni potete scaricare l’immagine completa dell’infografica in alta risoluzione … Da Gutenberg a Zuckerberg »: si tratta di una enorme immagine png con dimensioni 23.624 x 1772 pixel. Quindi non un’infografica da fruire online in streaming e con una grafica responsiva che si adatti a desktop, tablet e smartphone, no, un download di immagine visionabile con continui zoom e adattamenti a schermo e da scorrere in orizzontale, non in verticale con il naturale scroll a cui ci ha abituato la lettura a schermo. Sarebbe stato meglio pubblicare una linea del tempo online, responsiva, con scroll verticale, come ci insegna certa editoria di manga che sullo schermo ha verticalizzato la fruizione del cartoon abbandonando le “strisce” orizzontali dei fumetti. È solo un’idea la nostra, ma magari ce la faremo, sarà per la prossima volta.
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