Dropbox continua a far parlare di sé.
Ha rilasciato la versione Android e desktop per Mac della sua – acquisita solo lo scorso anno – applicazione Mailbox, app dedicata alla gestione della posta elettronica.
La seconda notizia, che apre davvero ampi scenari, è il lancio della nuova app Carousel, sia per iOS sia per Android, che vi permetterà di accedere alla gallery delle vostre fotografie e dei video archiviati sull’account Dropbox. Li organizzerà per data ed evento, e potrete scorrerli e condividerli con i vostri contatti in rubrica e in posta elettronica. Il grande vantaggio è che visualizzerete quanto avete su Dropbox in piena mobilità, ma il tutto continuerà a risiedere sulla “nuvola” senza divorare spazio sul vostro dispositivo tablet o smartphone. Noi lo abbiamo già provato e l’interfaccia è gradevole, basta impratichirsi (certo, non vi neghiamo che poi il vostro cellulare sincronizzato con Dpx sembrerà letteralmente… vivere di vita propria!).
Ma le novità di cui vogliamo parlarvi non finiscono qui, perché altre notizie nelle scorse settimane avevano preceduto le nuove app della “famiglia Dropbox”.
Dopo l’ondata di critiche sollevata in rete per il presunto controllo dei contenuti privati degli utenti – un utente si è visto “censurare” la tentata condivisione di un link a un file e ha avanzato verso Dropbox, tramite un tweet, accuse di censura proattiva dei contenuti protetti da copyright attraverso l’ipotetica scansione dei documenti archiviati dagli utenti – , il servizio di cloud storage aveva acquistato a fine marzo per la modica cifra di 8 milioni di dollari (cifra tuttavia non confermata da tutte le fonti) la start up tedesca Readmill, piattaforma di ereading per iPhone, iPad e Android.
Sulla pagina ufficiale di Readmill era comparso dopo l’acquisizione un annuncio dal titolo inequivocabile: “Epilogue”. Nella breve comunicazione Henrik Berggren (CEO di Readmill), David Kjelkerud, co-founder e il team della start up berlinese parlano delle soddisfazioni ricevute in questi tre anni di attività ringraziando quanti hanno fatto parte della loro community. Poi i toni cambiano:
«La storia di Readmill finisce qui. Diversi cambiamenti nel mondo dei libri rimangono irrisolti, e noi abbiamo fallito nel tentativo di creare una piattaforma sostenibile per la lettura. Di questo siamo profondamente dispiaciuti. Prima di prendere la difficile decisione di porre fine al prodotto che ci ha unito, abbiamo considerato ogni opzione».
Infine, rassicurano la community scrivendo che la loro priorità nei prossimi mesi sarà di dare assistenza nella transizione ad altri servizi di lettura e che il team si unirà a quello di Dropbox.
Quale sia l’obiettivo della compagnia con sede a San Francisco non è ancora chiaro. È ipotizzabile che Dropbox voglia integrare un servizio di ereading dando la possibilità di leggere un ebook direttamente dal proprio account, visto che molti immagazzinano la loro libreria in cloud. Anche se è più probabile sia interessata semplicemente alla tecnologia sviluppata da Readmill per utilizzarla e implementarla, dato che sia Berggren sia Kjelkerud continueranno a far parte dello staff.
Quali che siano le intenzioni di Dropbox, questa acquisizione non fa altro che confermare il suo continuo interesse a espandersi.
Readmill come app non sarà più disponibile dal prossimo 1° luglio e già adesso non è più possibile creare un account.
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